
PAESE IN COLLINA
1923
olio su cartone 40 × 36,5 cm
Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia dono Nino Barbantini, 1952
© Archivio fotografico – Fondazione Musei Civici di Venezia
Racchiude lo spirito di un’epoca, la vitalità di un momento, la baldanza giovanile di un gruppo di artisti italiani di una stagione lontana, la mostra che ha inaugurato lo scorso 23 febbraio alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, a Venezia. Protagonista, il pittore veneziano Gino Rossi (1884 – 1947) in ottima compagnia. Al suo fianco, infatti, ci sono Arturo Martini, Felice Casorati, Umberto Boccioni, Pio Semeghini; la cosiddetta avanguardia capesarina, che, negli anni dieci del Novecento, rispettarono le ultime volontà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, facendo di Ca’ Pesaro luogo di ricerca e rivoluzione, in cui liberare la pittura veneziana da accademismi e stanche maniere.

RITRATTO DI SIGNORA
1914
olio su cartoncino applicato su truciolare 99,8 × 71,5 cm
Collezione Fondazione Cariverona
Archivio Fotografico Fondazione Cariverona, ph. Saccomani
Pochi i pezzi in esposizione, condensati in due sole sale al secondo piano del museo veneziano – il resto è occupato da un nucleo di opere in prestito a lungo termine dalla Fondazione Sonnabend – di cui parte di proprietà del museo e parte proveniente dalla Fondazione Cariverona, partner dell’esposizione. Gino Rossi a Venezia èuna mostra minuta ma non per questo lacunosa; italiana e internazionale al contempo, nella quale, ripercorrendo le mutazioni del linguaggio pittorico di Gino Rossi, si sente l’eco delle avanguardie europee di primo Novecento e dei loro precursori, che il pittore ebbe modo di conoscere durante i suoi soggiorni a Parigi. Nei ritratti di pescatori e popolani, nella natura morta con violino e pipa, nei paesaggi dell’isola di Burano, rivivono il cubismo di Picasso e Braque, i colori vividi dei Fauve, la costruzione geometrica di Cézanne, il primitivismo di Gauguin, l’umanesimo di van Gogh.
Curata da Luca Massimo Barbero e Elisabetta Barisoni, la mostra ha aperto la stagione espositiva 2018 di Ca’ Pesaro, forte, come ha sottolineato in conferenza stampa Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, di un incremento di pubblico registrato nell’anno passato, che ha condotto il museo al traguardo di 100 mila visitatori.

STUDIO PER NATURA MORTA CON VIOLINO E PIPA
1922
gessetti su carta 46,5 x 30,1 cm
Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia
Acquisto presso il pittore Arturo Malossi, Treviso 1962
© Archivio fotografico – Fondazione Musei Civici di Venezia

BARENE A BURANO
1912-1913
olio su cartone 59 × 70,4 cm
Collezione Fondazione Cariverona
Archivio Fotografico Fondazione Cariverona, ph. Saccomani

MARINA – DOUARNENEZ
1910 circa
olio su tela 46,3 × 64,6 cm
Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia dono Nino Barbantini, 1938
© Archivio fotografico – Fondazione Musei Civici di Venezia
INFORMAZIONI UTILI
Gino Rossi a Venezia. Dialogo tra le collezioni di Fondazione Cariverona e Ca’ Pesaro
sino al 20 maggio 2018
Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Santa Croce 2066, 30135 Venezia