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TEFAF Maastricht, dal Rinascimento a Fontana con le proposte delle gallerie italiane

pomodoro-tefaf-tornabuoni Pomodoro Arnaldo, Arco, 2000 - TEFAF 2018 © Tornabuoni Art
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Arnaldo Pomodoro, Arco, 2000 – TEFAF 2018 © Tornabuoni Art

TEFAF 2018: ecco cosa porteranno le gallerie italiane alla fiera d’arte e antiquariato più importante del mondo.

Inaugura giovedì 8 marzo TEFAF Maastricht, la fiera di arte e antiquariato più importante del mondo che si terrà dal 10 al 18 marzo (preview 8/9) al polo fieristico MECC di Maastricht. Capolavori milionari, gioielli, tesori unici dall’antichità, reperti da ogni parte del globo e opere d’arte antica, ma anche  moderna e contemporanea, per quello che è l’appuntamento più atteso dai più grandi collezionisti di tutto il mondo. Ecco qualche proposta di alcune delle  gallerie italiane presenti in fiera.

Il Mondo dell’Antico

TEFAF Antiques, la più ampia sezione della fiera (90 gallerie), dedicata agli oggetti antichi, includerà capolavori assoluti, spesso messi per la prima volta  sul mercato. Numerose sono le gallerie italiane che si occupano di antichità e arte fino all’Ottocento presenti con pezzi di assoluta eccellenza, e perlopiù inediti allo sguardo pubblico perchè provenienti da notevoli  e spesso storiche collezioni.

Con la sua 20° presenza a TEFAF sarà a Maastricht anche quest’anno la galleria milanese Alessandro Cesati (stand 155) che occuperà una posizione di grande impatto all’interno della fiera, appena all’inizio del percorso a destra, presentando un’importante selezione di sculture e oggetti d’arte dal Rinascimento al Novecento. Fra queste vi segnaliamo innanzitutto la straordinaria Coppia di Angeli portacero in marmo di Carrara, recentemente riattribuiti agli scultori Gian Giacomo e Guglielmo della Porta e realizzati nel periodo della loro attività genovese di importanti commissioni per il Duomo della città;  notevole  poi,  per la qualità dell’elegante decorazione, il forziere barocco dalla Germania meridionale con due stemmi, l’aquila imperiale e un medaglione col ritratto dell’Arciduca d’Austria; infine molto bello anche il grande altorilievo fiorentino in terracotta, della fase giovanile di Girolamo Ticciati ( importante allievo di Giovan Battista Foggini, celebrato artista alla corte dei Medici).

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Girolamo Ticciati, Adorazione dei Pastori

Sempre nella sezione Antiques troviamo poi un’altra realtà storica di Milano, Longari Arte (stand 184)la cui galleria si trova ancora oggi nella centralissima sede di via Bigli. Fra le opere di alto livello di selezione antiquaria sarà esposto anche un capitello di colonna dalla raffinata ed elaborata decorazione vegetale del 12° secolo e proveniente dalla Provenza. A questo si aggiunge poi un Arcangelo San Michele e il Drago, una scultura finemente realizzata in legno di fattura veneziana del Quattrocento, ma ispirato alla celebre statua di Andrea del Verrocchio del giovane David custodita al Bargello di Firenze.

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Arcangelo San Michele , Manifattura Veneziana, 1480 circa

Una selezione eclettica, ma di alta qualità, è quella presentata invece da Piva&Co (stand 179), altra galleria di Milano, tra le poche a non aver mai ceduto alla specializzazione estrema, preferendo una polispecializzazione che va dai capolavori pittorici a quelli scultorei, ma sempre con una particolare attenzione anche a tutto il contesto storico artistico di queste opere, con arredi, ceramiche, oggetti “da vetrina” che ne sono da testimonianza. “Solo capolavori” è l’unico motto dei due fondatori, che guida la loro ricerca e la valorizzazione delle opere d’arte e di antiquariato, e sulla base di tale criterio anche a TEFAF presenteranno dei pezzi di fattura d’assoluta eccellenza, come il Letto finemente intarsiato del 1800 ca, di gusto squisitamente francese, ad opera di Maggiolini, che impiegò per la realizzazione di questo mobile il progetto fornitogli da Agostino Gerli e ancora oggi parte del Fondo dei disegni di bottega presso le Raccolte artistiche del Comune di Milano. Notevole però anche la cineseria costituita da una coppia di magotz di porcellana bianca frutto dell’eccellente manifattura settecentesca veneziana di Geminiano Cozzi. E si vede che sono venezianissimi questi due Buddha sornioni, che spiccano per la resa dei dettagli e  riflettono perfettamente quell’amore per un Oriente lontano, diverso ed infinitamente affascinante, ma rimediato poi  sempre da uno sguardo europeo, tipico di quell’esotismo che nutre il gusto artistico del Settecento.

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Coppia di magots in porcellana bianca
1765-1775 circa, Manifattura di Geminiano Cozzi (Venezia)

Sempre nella stessa sezione troveremo anche Walter Padovani (stand 244), galleria storica di Milano con sede in Santo Spirito che presenterà, oltre a dipinti e opere di arte applicata, una notevole selezione di sculture italiane inedite dal Rinascimento al Settecento. Fra queste degne di menzione sono:  una rara scultura del Rinascimento lombardo di Cristoforo Solari  raffigurante un profeta a figura intera e proveniente da una prestigiosa collezione privata. Solari era un artista attivo presso la Fabbrica del Duomo di Milano, ed è ricordato anche per il celebre Cenotafio di Ludovico il Moro e Isabella d’Este, oggi alla Certosa di Pavia ma in realtà commissionato per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano; raffinatissima è poi la Testa femminile in terracotta di Giovanni Marchiori (Belluno, 1696 – Treviso, 1778), una “testa ideale”, nella quale già però s’intravedono gli stilemi poi propri del Neoclassicismo. Poggiante ancora sulla sua base originale in legno tipicamente rococò, la sua versione in marmo è conservata nei Musei Civici di Treviso.

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Giovanni Marchiori
Testa femminile, 1750 ca.
Terracotta, base in legno intagliato; Provenienza: collezione Sangiorgi.

 

Nella sezione TEFAF Painting rinnova anche quest’anno la sua presenza a TEFAF, come già via avevamo qui annunciato, anche la galleria parigina G. Sarti (stand 354)alle pareti del suo stand sarà esposto una notevole opera di Luca Signorelli, un Re David del 1500 che si distingue per la forte tensione psicologica in questa figura dallo sguardo penetrante, che rimanda immediatamente ai tipi umani della maturità dell’artista. Del tutto singolare è infatti la forza morale che emerge prepotente dal volto del profeta, come poi raffinati passaggi di luce restituiti con l’eleganza del disegno panneggio franto, modellato a larghi piani grazie al disegno sicuro che emerge sotto la pittura. L’opera proviene da una struttura più complessa e poteva ornare i pennacchi o il registro alto di una pala d’altare dal disegno ambizioso e dal lessico anticheggiante, ampiamente diffuse tra Umbria e Toscana in quegli anni.

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UCA SIGNORELLI
(Cortone, vers 1450 – 16 octobre 1523)
Re David.
1502-1515
Tempera e olio su tavola – diametro 57 cm.

Fra le gallerie italiane con sede anche all’estero è presente poi anche  Lampronti Gallery (Londra – Roma, stand 377) , la cui presenza a TEFAF è ormai storica, ben dal 1998. Nella sua  proposta di opere  per questo importante appuntamento vi segnaliamo in particolare il vedutista Carlo Grubbs, l’autore dell’olio su tela “Veduta di Venezia durante la festa del Redentore”. Lo spettacolo della natura e quelli artificiali dell’uomo, come gli aloni di luce colorata attorno le lanterne delle imbarcazioni, sono  qui elaborati da Grubacs con assoluta padronanza di mezzi, complice un’incantevole esecuzione minuta e lenticolare propria dei più bravi e apprezzati vedutisti dell’epoca. Di Paolo Anesi, autore tanto amato soprattutto dai viaggiatori stranieri del Grand Tour, invece sono altre due interessanti vendute di stile più storicista “Anzio, veduta del porto con Villa Corsini e Villa Albani” e “Veduta di Villa Costaguti e Villa Pamphilj tra Anzio e Nettuno” ,  che dimostrano tutto il fascino per  l’antichità e le sue rovine tipico di quel tempo.

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CARLO GRUBACS (Perasto, c. 1801 – Venezia, 1870), Veduta di Venezia durante la festa del Redentore, Olio su tela, cm 67,5 x 100

Saprà poi distinguersi la galleria di Roma Antonacci Lapicirella Fine Art (stand 345)con una selezione di artisti fra scultura e pittura di assoluta eccellenza come Boldini, Ippolito Caffi, Jacopo Tintoretto, Luca Giordano, Giulio Aristide Sartorio, Cagnaccio di San Pietro. La selezione presentata quest’anno è infatti ispirata soprattutto dal profondo interesse della galleria  per i dipinti dal neoclassicismo al primo Novecento. Fra le opere esposte spicca l’inedito dipinto di Antonio Canova, esposto per la prima volta dopo più di 200 anni di oblio, dopo essere affiorata grazie ad una riflettografia ai raggi infrarossi. Questo è sicuramente di un importante ritrovamento, andando ad aggiungere un significativo contributo all’attività pittorica del grande scultore, che aveva in realtà già realizzato dei dipinti ispirandosi alla pittura del Rinascimento veneziano. Quest’opera inedita ci conferma così come Canova fosse un artista totale,  maestro assoluto della rappresentazione umana, tanto in scultura quanto in pittura.

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ANTONIO CANOVA, Autoritratto di Giorgione

Di grande interesse storico-artistico sono poi i tre dipinti dei pannelli di una grande fregio decorativo realizzati da Giulio Aristide Sartorio nel 1906 per la Sala del Lazio in occasione dell’Esposizione Internazionale del Sempione a Milano di quell’anno.  Intitolato “Dalla caduta di Roma imperiale alle conquiste ultime della scienza” il fregio, dipinto “en grisaille” ad olio su tela, era composto da una teoria di pannelli, con i quali l’artista intendeva illustrare “l’energia dell’Italia nella Storia, tramite dell’idea classica al mondo moderno” e fu considerato dalla critica una delle sue più riuscite imprese. Lo sviluppo dinamico ma con un ritmo fluido della composizione e delle figure e  la grande ricercata eleganza stilistica di questi pannelli, anticipa quella che sarà la sua maggiore opera monumentale, la decorazione dell’aula parlamentare a Montecitorio a Roma,pochi anni dopo. Fra un fascino per il Preraffaellismo e l’ispirazione dalla monumentali classica propria invece di un artista italiano, con la sua immaginazione elegante Sartorio seppe proporre una possibile via per la decorazione moderna e una rinnovata monumentali italica, anche in quel limbo storico fra la  fin du siècle e le porte della nuova era moderna.

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Giovanni Aristide Sartorio, 3 pannelli ritrovati per ilFregio per la Sala del Lazio, Esposizione Internazionale del Sempione, Milano 1906

Infine  raro e prezioso, e diciamo pure in qualche modo unico, è l’olio su tela di Giovanni Boldini, Nudo di donna del 1890 c., già esposto nel 2015 alla più importante mostra monografica dedicata all’artista  “Giovanni Boldini lo spettacolo della modernità” a Forlì. A distinguere l’opera è sicuramente la libertà espressiva che dimostra nella pennellata dinamica e impetuosa di una pittura ricca di pura forza vitalistica, ben lontana dalla composta pittura “da salotto” dei suoi più consueti eleganti ritratti. Così l’artista riesce a far emergere la seducente sensualità del corpo femminile, con una forte carica erotica, pur mantenendosi su una certa eleganza della scena.

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Boldini Giovanni, Nudo di Donna, 1890

Il Moderno e il Contemporaneo

Nell’ambito dell‘Arte Moderna e Contemporanea troviamo i nomi delle grandi gallerie italiane già protagoniste delle principali fiere internazionali. Alcune saranno per la prima volta presenti a TEFAF Maastricht.

Innanzitutto immancabile anche per quest’anno la presenza della galleria Tornabuoni Arte (stand 526) che presenterà una selezione lavori, soprattutto dell’ arte italiana postwar, con artisti come Lucio Fontana, Marino Marini, Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Afro, Alighiero Boetti, Paolo Scheggi e Francesca Pasquali. Fra le varie opere, come sempre di assoluta eccellenza e spesso unicità all’interno della produzione dei singoli autori, si farà sicuramente notare l’arco lucente di ben 2 metri di Arnaldo Pomodoro.

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Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1961, oil and slash on canvas, cm 91 x 73 / in 35.8 x 28.7© Tornabuoni Ar

Per la  prima volta a TEFAF invece saranno presenti altre due gallerie italiane, capaci ormai di risonanza e di un mercato internazionale: prima edizione di questa fiera sarà per Massimo De Carlo (stand 443)che per questa grande occasione presenterà alcuni dei più importanti nomi internazionali dalla sua scuderia di artisti, fra cui  Andrea Zittel, Kaari Upson, Andra Ursuta, Liu Xiaodong, Josh Smith, Rudolf Stingel, Piotr Uklaski. 

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YAN PEI-MING, Napoleon Crowing himself Emperor , 2017

Incentrata invece sui grandi nomi dell’arte del Novecento, sia italiana che europea,  è la proposta di Mazzoleni London-Torino (stand 500), anche loro alla  prima volta a TEFAF Maastricht, in linea con la scelta degli ultimi anni di intensificare la propria attività internazionale. Il progetto espositivo è composto da tre sezioni: la prima dedicata alle opere dei maestri del secondo dopoguerra italiano, ovvero Burri, Bonalumi, Melotti, Castellani, Manzoni e alcuni importanti lavori anni ’50 e ’60 di Lucio Fontana; questa è seguita dalla seconda sezione, dedicata invece ai protagonisti del primo Novecento e delle Avanguardie storiche, in cui troviamo notevoli opere dei futuristi  Giacomo Balla e Gino Severini, ma anche un interessante lavoro tardo di Picasso, Mosquetaire, Buste, 1968, della serie dei Moschettieri che abbiamo visto da poco in asta anche da Christie’s. Infine una terza parte sarà dedicata a un focus sull’Astrazione Europea degli anni ’50, con dei lavori di Victor Vasarely (1906-1997) e di Hans Hartung. 

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Pablo Picasso, Mosquetaire. Buste. 1968.-Courtesy Mazzoleni

 

 

Ecco l’elenco completo di tutte le gallerie italiane presenti a TEFAF 2018:

Alberto Di Castro; Alessandro Cesati, Alessandra Di Castro, Altomani & Sons, Antichità Bacarelli, Botticelli Antichità, Longari Arte Milano, Piva&C, Massimo De Carlo, Walter Padovani, Tornabuoni Arte, Carlo Orsi, Antonacci Lapiccirella Fine Art, Gallo Fine Art, Giacometti Old Master Paintings, Paolo Antonacci Roma, Cardi Gallery e  Salamon&C.

Hanno sedi anche in Italia, o un legame con il nostro Paese:  Lampronti Gallery, Robilant+Voena, Mazzoleni London-Torino, M&L Fine Art, Benappi Gallery, Giovanni Sarti, Lullo-Pampoulides Fine Art e Cortesi Gallery.

TEFAF MAASTRICHT 2018
Preview press : giovedì 8 marzo 2018, ore 10.00-19.00
Preview: 9 marzo 2018, ore 11.00-19.00
Apertura al pubblico: 10 – 18 marzo 2018, ore 11.00-19.00

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