Picasso. Uno sguardo differente è la nuova sfida del MASI (Museo d’arte della Svizzera italiana) di Lugano: un’intera retrospettiva sul grande artista spagnolo dal 18 marzo al 17 giugno 2018 che offre al pubblico un approfondimento inedito sulla poetica di Picasso, attraverso numerosi disegni e sculture per la prima volta messi in mostra.
Il progetto curato da una delle massime esperte dell’artista, Carmen Gimenéz (curatrice di Arte del XX secolo presso il Guggenheim Museum di New York da oltre 25 anni) prende in prestito 120 opere dal Musée national Picasso di Parigi che raccoglie la più completa collezione di lavori di Picasso. Attraverso 105 disegni e 15 sculture – tutte eseguite tra il 1905 e il 1967 – il percorso espositivo documenta ogni fase dell’evoluzione artistica del maestro spagnolo, conosciuto per la sua enigmaticità, complessità ed ecletticità, approfondendo soprattutto l’idea della figura femminile secondo Picasso e i luoghi e le circostanze che hanno segnato la sua vita.
Nel cimentarsi con la carta, Picasso si confronta liberamente con tecniche come il disegno, l’acquerello, il collage, il pastello, il gessetto, il carboncino e l’inchiostro. La mostra si apre proprio con una serie di disegni a inchiostro del 1910 dedicata al cubismo analitico. Tra questi risaltano Nu debout (Nudo in piedi) del 1946 o la bellissima Femme au chapeau (Femmina col cappello) del 1943, dove l’apparente semplicità della linea è declinata da una complessa sovrapposizione e giustapposizione dei piani.
A seguire una serie di eleganti collage con tecnica mista rappresentano il passaggio alla fase sintetica del cubismo. Tra questi la sofisticata natura morta del 1914 Verre, bouteille de vin, paquet de tabac, journal e la corposa serie di guazzi Compotier et mandoline sur un buffet del 1920.
L’anno 1919 per Picasso segna invece l’inizio del suo caratteristico “pluralismo simultaneo”, creando opere espressione di una varietà di stili come Portrait d’André Derain, la serie di studi di mani o lo straordinario guazzo Minotaure blessé cheval et personnages (1936).
Diverse tecniche scultoree sono allo stesso modo sperimentate dall’artista come i collage nelle tre dimensioni o le creazioni di aste di ferro saldato che diedero inizio a una ricca corrente della scultura contemporanea, quella di Giacometti, Calder, David Smith, ecc. Le 15 importanti sculture in mostra offrono un punto di vista articolato sulla sperimentazione plastica di Picasso sia per quanto riguarda la tecnica, sia la forma, sia il contenuto. Tra queste la bellissima Tête de femme del 1962 e La chèvre (la capra) realizzata nel 1950, espressione di vitalità e di spirito di rinascita del dopoguerra. Chiudono il percorso La chaise del 1961, brillante rivisitazione della scultura cubista e Tête de femme del 1962, in metallo dipinto policromo, espressione di sensualità e femminilità attraverso un’accentuata scomposizione dei piani.
Informazioni utili
Picasso. Uno sguardo differente
A cura di Carmen Giménez
LAC Lugano Arte e Cultura, Museo d’arte della Svizzera italiana
Dal 18 marzo – 17 giugno 2018