Fino al prossimo primo luglio 2018 sarà visibile la mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” nelle tre sedi di Novara, Vercelli e Varallo Sesia.
L’imponente mostra -che si estende anche per chiese ed edifici vari nelle città di Novara, Vercelli e Varallo Sesia- è una ricognizione del lavoro di uno degli artisti più importanti del Cinquecento, Gaudenzio Ferrari. Il percorso espositivo racconta in ordine cronologico i diversi capitoli della vita di Gaudenzio Ferrari (Valduggia, 1475 – Milano, 1546), in connessione con i luoghi in cui ha lavorato e che oggi ospitano la mostra. L’esposizione comprende inoltre alcune opere di confronto con artisti a lui contemporanei, al fine di analizzare al meglio la formazione dell’artista piemontese.
Oltre che dipinti ed affreschi minuziosi, nelle tre sedi verranno presentati anche disegni e sculture: sono proprio le sculture a formare una parte molto importante del percorso. Si tratta di lavori scultorei in terracotta di scene sacre presso il Sacro Monte di Varallo, di una maestosità teatrale.
>>Gaudenzio Ferrari, pittore, scultore e architetto, fu considerato da Giovanni Paolo Lomazzo uno dei sette “governatori del Tempio della Pittura” (fra gli altri, Michelangelo, Raffaello e Leonardo da Vinci).
Un progetto ambizioso. Giovanni Agosti, uno dei due curatori della mostra spiega che si tratta di “un’operazione che ha una sua logica perché le opere di Gaudenzio Ferrari sono in alcuni casi inamovibili; quindi bisogna portare le persone alle opere e non le opere alle persone». Il progetto è stato realizzato grazie a varie istituzioni territoriali: la Diocesi di Novara, la Galleria Sabauda, Palazzo Madama (Museo Civico d’Arte Antica) e l’Accademia Albertina di Torino; inoltre, il contributo è pervenuto anche da musei stranieri tra cui il Louvre, il Ringling Museum of Art di Sarasota, lo Städel Museum di Francoforte e il Szépművészeti Múzeum di Budapest.
Informazioni utili
Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari
Varallo Sesia, Pinacoteca e Sacro Monte – Vercelli, L’Arca – Novara, Broletto
Dal 23 marzo all’1 luglio 2018
Mostra a cura di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa