Il maggio fiorentino di Pandolfini è ricco di appuntamenti. Saranno ben sette le aste in calendario. Dall’arte antica ai gioielli, dagli orologi alle automobili, fino alle porcellane e agli argenti.
Si parte martedì 15 con gli Old Master e l’Otto-Novecento. Nella stessa giornata saranno battute due tornate, una alle 15.30 e una alle 17.00, per un totale di 140 lotti.
L’asta primaverile di dipinti antichi propone una selezione di circa sessanta opere dal XV al XVIII secolo. L’alta epoca è rappresentata da una Madonna col Bambino del senese Guidoccio Cozzarelli, preziosa nell’oro dei panneggi e del fondo punzonato, stimata 40.000/60.000 euro. Varie opere su tavola sacre e profane rimandano al Cinquecento fiorentino, tra queste un’inedita Madonna col Bambino e San Giovannino che arricchisce in maniera significativa il corpus del raro Pier Francesco di Jacopo Foschi che è inserita in catalogo con un valutazione di 60.000/80.000 euro, mentre è di 20.000/30.000 euro la stima della Madonna col Bambino e San Giovanni battista in un paesaggio di Domenico Puligo.
Per le opere profane ricordiamo due bei ritratti di personaggi aristocratici completi delle loro cornici intagliate e dorate, in catalogo tra i 15.000 e i 20.000 euro ciascuno. Il Seicento fiorentino è presente con intriganti e recenti scoperte: una raffinata Baccante, valutata 15.000/20.000 euro, riconosciuta al catalogo di Francesco Furini, artista particolarmente amato dalla famiglia Medici che gli commissionò due affreschi per Palazzo Pitti; nella Galleria Palatina sono anche due suoi dipinti mentre altri sono, purtroppo, solo nei depositi della Galleria degli Uffizi.
In evidenza un’inedita Salomè, soggetto biblico al quale Onorio Marinari dedicò più di una tela; la nostra ha una valutazione, davvero interessante, di 7.000/10.000 euro. Poi, una nuova versione della nota Angelica e Ruggero di Giovanni Bilivert proveniente da un’antica raccolta fiorentina è stimata tra i 30.000 e i 50.000 euro.
San Pietro visita Sant’Agata di un artista caravaggesco molto vicino a Simon Vouet, è in catalogo per 40.000/60.000 euro, e il Ritratto di un personaggio di casa Mattei, da tempo riconosciuto a Giovan Battista Gaulli, il Baciccio. Il dipinto che Pandolfini pone in asta con la stima di 30.000/50.000 euro si caratterizza innanzi tutto per l’importante provenienza documentata dalla scritta al retro e del cartiglio ottocentesco a indicare l’identità del ritrattato nell’ambito dell’antica famiglia romana, nota per la ricchissima collezione di antichità, la committenza di opere al Caravaggio e ai suoi primi seguaci, e la protezione del giovanissimo Pietro da Cortona.
Una interessante selezione di nature morte ha il suo punto di forza nella Composizione di frutta e fiori con un arancio sbucciato, stimata 25.000/35.000 euro e restituita al catalogo di Bernardo Strozzi, artista sempre più raro sul mercato, e in tele di fiori di Bartolomeo Ligozzi, figlio del veronese ma naturalizzato fiorentino Jacopo Ligozzi, e di Bartolomeo Bimbi artista universalmente conosciuto per le sue splendide e ricche composizioni.
Conclude il catalogo una serie di opere settecentesche appartenenti a diverse scuole italiane; spigolando segnaliamo una tavoletta con David e Abigail dalla bottega napoletana di Filippo Falciatore la cui stima è di 3.000/5.000 euro, l’affascinante Amore e Psiche di Domenico Corvi valutata 12.000/18.000 euro e una veduta veneziana, IL BUCINTORO A SAN NICOLO’ DI LIDO, da ascrivere alla scuola di Francesco Guardi, che ripete a pochi anni di distanza e con pressoché assoluta fedeltà e identiche dimensioni una delle “cerimonie dogali” del maestro veneziano ora al Louvre, in catalogo per 40.000/60.000 euro.
La sessione primaverile dell’asta di dipinti dell’800 è una bella selezione di opere scelte che rispondono a criteri quali la grande qualità pittorica, l’ottima conservazione e la bella provenienza, linee guida per la formulazione di tutte le proposte Pandolfini.
Canale a Mazzorbo di Angelo Morbelli è il dipinto più rilevante della vendita del prossimo 15 maggio, firmato e datato 1911 è un importante inedito che va ad aggiungersi al catalogo del maestro divisionista. L’opera, che è presentata con una bella scheda di Giovanni Anzani e Elisabetta Chiodini, ha una richiesta di 140.000/180.000 euro (lotto 122).
Tra le opere più significative troviamo la deliziosa tavoletta di Telemaco Signorini Chiacchiere di campagna – Bavardage, un olio che è esemplare della attività dell’artista toscano negli anni 80-90, la cui stima è di 50.000/70.00 euro (lotto 118). Ancora Toscana con un grande dipinto a olio di Plinio Nomellini, Fioritura rosea, che fu esposto alla XII Esposizione Internazionale d’arte di Venezia, momento dal quale se ne erano perse le tracce, che ora abbiamo il piacere di ripresentare al mondo collezionistico con la valutazione di 25.000/35.000 euro (lotto 134). In catalogo anche un’altra piacevole scoperta, Pastorella, un inedito olio su tela del maestro piacentino Stefano Bruzzi che è valutato 20.000/30.000 euro (lotto 117).
Fu definito a suo tempo “una pagina di vita quotidiana, che è spesso un gioiello, come questa” FINALMENTE!, un dipinto del modenese Giovanni Muzzioli in catalogo per la cifra di 30.000/40.000 euro (lotto 116). Dalla Lombardia passiamo al vicino Piemonte e alla sua scuola con due belle nature morte di Carlo Fornara e due poetiche vedute montane di Cesare Maggi, una datata ’23 e l’altra ‘22. Dell’artista di Prestinone segnaliamo l’olio su tela Natura morta con fiori e frutta firmato in basso a sinistra e valutato 20.000/30.000 euro (lotto 121), mentre del piemontese d’adozione Maggi ricordiamo una veduta di pascoli a La Thuile in vendita per 7.000/10.000 euro (lotto 93).
Per quanto riguarda la scuola veneta spicca la lirica veduta de Il Sile a Treviso, olio su tela stimato 18.000/25.000 euro di Guglielmo Ciardi, esposto alla Mostra del Centenario 1842-1942 organizzata alla Società di Belle arti di Torino nel 1952 (lotto 119). Particolarmente interessante anche Ritorno dalla campagna, un olio del ritrattista veneto Napoleone Nani che è in catalogo con la cifra di 20.000/30.000 euro (lotto 78) e ancora per l’area veneta ricordiamo di Vittore Antonio Cargnel due oli su tela, Campagna trevigiana al tramonto e Il mercato degli uccelli valutati rispettivamente 3.000/4.000 e 5.000/8.000 euro (lotti 124 e 75).
Poi segnaliamo due opere del maestro romano Antonio Mancini, in particolare il bel ritratto femminile intitolato Conchiglie che ha una valutazione di 20.000/30.000 euro (lotto 77), mentre per la scuola napoletana spicca la bella e luminosa tecnica mista su carta Sirene moderne di Edoardo Dalbono, opera non scevra dell’influenza dello spagnolo Fortuny, che è in catalogo per la cifra di 20.000/30.000 euro (lotto 90). Stessa stima, 20.000/30.000 euro, per il vivido spaccato di quotidiano descritto nell’olio su tela firmato e datato “86” via del mercato, del pittore svizzero Franz Theodor Aerni (lotto 104).
Non ultime sono due deliziose tavolette, una di Michetti e una di De Nittis. L’opera del maestro abruzzese è Contadinella che canta, pubblicata nel catalogo del 1934 La collezione Tabacchi e in vendita con la stima di 8.000/12.000 euro (lotto 98), mentre è stata esposta alla XI Esposizione internazionale di Venezia del 1914 la tavoletta di De Nittis Posteggio carrozze firmata e datata 76, che è in catalogo per 18.000/25.000 euro (lotto 115).
Infine ricordiamo che una sessione della vendita è dedicata ad alcune opere provenienti dalla Collezione del Barone Alberto Fassini e un’altra ad una selezione di opere provenienti dalla collezione di Mario Romiti, nipote dell’artista postmacchiaiolo Gino Romiti, che conta alcune opere di Romiti e degli amici e colleghi toscani.
15 MAGGIO 2018
DIPINTI ANTICHI
15 MAGGIO 2018
DIPINTI DEL XIX SECOLO
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26