L’Eredità di Caravaggio. Capolavori in luce al Palazzo Creberg di Bergamo. Fino al 31 maggio 2018 in mostra le opere di artisti caravaggeschi, di Antonio Campi e Francesco Capella, restaurate dalla Fondazione Credito Bergamasco.
Una mostra che approfondisce, in pittura, la scoperta della luce artificiale attraverso opere di importanti artisti “caravaggeschi” appartenenti a storiche collezioni pubbliche e private. L’esposizione inoltre ruota intorno al restauro, a Palazzo Creberg, della monumentale tela di Antonio Campi (Cremona, 1524 – 1587) raffigurante Santa Caterina visitata in carcere dall’imperatrice Faustina. Inoltre nella Sala consiliare vengono esposti e presentati al pubblico cinque capolavori di Francesco Capella (Venezia 1711 – Bergamo 1784) restaurati dalla Fondazione Credito Bergamasco.
La sconvolgente raffigurazione della realtà tramite lo studio della luce artificiale, ottenuta da Caravaggio nel primo decennio del XVII secolo, lasciò una concreta eredità nelle opere dei suoi seguaci, non soltanto italiani ma anche stranieri. Attraverso le opere si cercano di evidenziare alcune delle diverse declinazioni che il “caravaggismo” assunse tra il secondo e il quinto decennio del Seicento.
–> Gli artisti presenti in mostra: Matthias Stom, Francesco Buoneri detto Cecco del Caravaggio, Giuseppe Vermiglio, Simon Vouet, Giovanni Lanfranco, Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo.
Alle opere degli artisti caravaggeschi si accosta il monumentale dipinto di Antonio Campi (Cremona, 1524 – 1587), con Santa Caterina visitata nel carcere dall’imperatrice Faustina della Chiesa di Sant’Angelo a Milano. Il dipinto, precedente lombardo alla pittura di Caravaggio, verrà esposto al pubblico a maggio e successivamente restaurato da Delfina Fagnani a Palazzo Creberg durante il periodo estivo. Un dipinto nel quale l’aspetto innovativo è proprio l’uso della luce e che il Merisi, con tutta probabilità, aveva avuto l’occasione di vedere, essendo proprio nel 1584 -anno di esecuzione dell’opera- il suo ingresso nella bottega milanese di Simone Peterzano.
Il nucleo principale della rassegna è costituito da opere di Matthias Stom (Paesi Bassi, 1600 circa – post 1645), tra le quali l’intensa Guarigione di Tobi e la rara iconografia di Dedalo attacca le ali ad Icaro di provenienza romana, approdate a Bergamo alla fine del XVIII secolo e tutt’ora conservate presso una storica collezione privata. Dello stesso autore sarà esposto il Cristo porta croce donato all’Accademia Carrara dal Presidente della Fondazione Credito Bergamasco e dalla sua consorte.
Di particolare rilievo, la presenza in mostra della teatrale Decollazione del Battista di Francesco Buoneri, detto Cecco del Caravaggio (documentato a Roma e Firenze dal 1613 al 1620). L’opera giunge da un’antica collezione privata bergamasca ma è documentata a Bergamo solo dal 1762. La sua precedente storia collezionistica resta avvolta nel mistero.
Informazioni utili
L’Eredità di Caravaggio
Palazzo Storico del Credito Bergamasco – Salone principale, Loggiato e Sala consiliare Bergamo, Largo Porta Nuova 2
Da lunedì a venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.20 – 13.20 e 14.50 – 15.50)
Sabato 5, 12, 19 maggio dalle ore 14.30 alle ore 19.00 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite dedicate con inizio alle ore
14.30 – 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18)
Domenica 6, 13, 20 maggio dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite dedicate con inizio alle
ore 9.30 – 10.30 – 11.30 – 14.30 – 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18)
Ingresso libero
Catalogo in distribuzione gratuita (testi di Angelo Piazzoli, Simone Facchinetti, Tarcisio Tironi).
Organizzazione:
Fondazione Credito Bergamasco (Bergamo). L’Eredità di Caravaggio.
Curatore:
Simone Facchinetti