Print Friendly and PDF

Extended Architectures: un’indagine delle relazioni tra uomo e spazio, a Venezia

Extended Architectures M. Lelouche, Blind sculpture, 2017, post digital sculpture-web
Extended Architectures
M. Lelouche, Blind sculpture, 2017, post digital sculpture-web

Lo spazio veneziano della Galleria Alberta Pane presenta “Extended Architectures“, collettiva di Luciana Lamothe,  Marie Lelouche e Esther Stocker. Dal 26 maggio al 29 settembre 2018.

In occasione della 16^ Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, gli spazi della Galleria Alberta Pane accendono i riflettori sul legame tra l’uomo e lo spazio. Interazione tra ambiente, elementi che lo compongono e corpo: sono questi gli elementi principali della pratica artistica di Luciana Lamothe (Argentina, 1975) che con le sue installazioni riflette sulla comunione vitale tra il corpo e l’architettura, attraverso un uso ambivalente di materiali, al tempo stesso resistenti e duttili. Materiali solidi vengono resi dall’artista morbidi e flessibili. Il risultato? Sculture partecipative che fondono forma e funzione. Il ruolo dello spettatore si farà sostanziale affinché l’opera venga attivata.

Extended Architectures
L. Lamothe, Prisma, 2017, Pipes and scaffolding clamps, variable dimensions_web

Marie Lelouche (Francia, 1984) accosterà scannerizzazioni tridimensionali e scultura post-digitale presentando l’opera dal titolo “Blind Sculpture”. Attraverso un dispositivo mobile audio-visivo che permette la percezione di forme geometriche digitali nascoste, ogni spettatore si troverà a sovrapporre la propria esperienza in uno stesso spazio. Metafora di uno spazio sociale, l’opera nasce dalla coabitazione di forme e soggettività, accomunate da una sincronia spaziale, un unico processo di ricomposizione costante.

Tele, sculture e installazioni che invadono e definiscono lo spazio sono i mezzi attraverso i quali Esther Stocker (Italia, 1974) indaga quella matematica esistenziale che qualifica i nostri ambienti collettivi e personali. Le sue opere -basate su di un’apparente rigida geometria e modularità- sono connesse a un discorso matematico altamente complesso che definisce lo spazio di cui l’uomo è parte integrante. Nelle opere di Esther Stocker -che nascono da un’attenta indagine sulla visione e sulla percezione dello spazio- l’individuo è elemento geometrico e matematico sostanziale per la definizione delle stesse. Lamothe, Lelouche e Stocker riproporranno nello spazio della galleria Alberta Pane una riflessione in senso lato sulla percezione dei nostri ambienti e sulla posizione che assume l’individuo quotidianamente nell’esperienza del mondo.

Extended Architectures
Extended Architectures
Extended Architectures
E.Stocker, Untitled, 2015, 140x160cm

Informazioni utili

EXTENDED ARCHITECTURES

Dal 26 maggio al 29 settembre 2018

Galleria Alberta Pane, calle dei Guardiani 2403/h Dorsoduro – 30123 Venezia

La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione contenente un testo critico di Mathilde Ayoub

Vernissage: Sabato 26 maggio, dalle 17 alle 20

Chiusura estiva dal 29.07 al 30.08.2018

Martedì – sabato, 10:30 – 18:30 0039

Tel. 041 5648481

www.albertapane.com

Commenta con Facebook

  • Non vedo l’ora di venire in visita alla Biennale. Continuo a leggere di opere davvero molto interessanti! Sono molto incuriosito dal vedere dal vivo queste opere che devono essere assolutamente straordinarie!

leave a reply