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Cannes 2018: a Un Affare di Famiglia di Kore’eda la Palma d’Oro. Grand Prix a Spike Lee

Cannes 2023 palma d'oro

3890Festival di Cannes 2018: Palma d’oro per Manbiki kazoku (Un affare di famiglia) di Kore’eda! Grand Prix a Spike Lee.

Quest’anno il concorso principale ha visto in gara 21 registi, tra questi Christophe Honoré, Asghar Farhadi, Lee Chang-dong e gli italiani: Garrone con Dogman e Alice Rohrwacher con Lazzaro Felice, a cui è andato il Prix Du Scénario (miglior sceneggiatura) – ex æquo con Trois Visages di Jafar Panahi.

La giuria di Cannes 2018, presieduta da Cate Blanchett, ha emesso il verdetto: quest’anno la Palma d’oro è stata assegnata a Manbiki kazoku (Shoplifters – Un affare di famiglia) di giapponese Hirokazu Kore’eda, il regista giapponese di Ritratto di famiglia con tempesta.

>> La giuria ha assegnato anche una Palma d’Oro speciale a Jean-Luc Godard, in concorso con Le livre d’image.

Grand Prix è andato a BlacKkKlansman di Spike Lee, il Prix du Jury a Capharnaüm, della regista libanese Nadine Labaki (conosciuta anche da noi per Caramel, del 2006); il Prix De La Mise En Scène (miglior regista) a Zimna wojna di Pawel Pawlikowski, già premio Oscar per miglior film in lingua straniera per il suo Ida.

Il premio alla miglior interpretazione maschile è andato a Marcello Fonte per Dogman di Garrone (premiato da Roberto Benigni). Quello per la migliore interpretazione femminile invece è stato assegnato a Samal Yeslyamova per Ayka, di Sergei Dvortsevoy.

dogman garrone marcello Fonte cannes 2018
Marcello Fonte in una scena di Dogman, Premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes 2018

Il premio Un certain regard (presidente di giuria Benicio del Toro) è andato invece a Gräns di Ali Abbasi, che aveva esordito sul grande schermo nel 2016 con l’horror Shelley. Sempre nella sezione Un certain regard il premio per Miglior regia è andato al regista ucraino Sergei Loznitsa per il suo DonbassLa.
Il riconoscimento per la Miglior interpretazione spetta a Victor Polster per Girl, film che ha vinto anche la Queer Palm e la Caméra d’Or, regia di Lukas Dhont; in Italia arriverà con Teodora.


Il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica è stato assegnato a Diamantino di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt.
Per la sezione Quinzaine des Réalisateurs il Premio Art Cinéma è andato a Climax di Gaspar Noé (Love, Irréversible) e il Premio Europa Cinema Label a Troppa grazia (Lucia’s Grace) dell’italiano Gianni Zanasi (con Alba Rohrwacher e Elio Germano), regista di La felicità è un sistema complesso e Non pensarcicannes 2018Questa 71^ edizione è stata considerati da molti sotto tono, un concorso ricco di nomi importanti ma che, per la critica, hanno brillato poco (o comunque non hanno sorpreso). Poca Hollywood e poche star, hanno lamentato in molti fin da subito, altri hanno sottolineato la mancanza di Sorrentino con il suo Loro (1 e 2) e Xavier Dolan con il suo The Death and Life of John F. Donovan.
L’Italia può comunque gioire dei premi ricevuti, è andata meglio rispetto a molte altre annate.

Una galleria di ricordi di questo Festival di Cannes 2018. Cose belle e brutte, i momenti iconici (pochi quest’anno).

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