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Jasmine Trinca debutta come regista al Festival di Cannes

Jasmine Trinca Marcel

Jasmine Trinca MarcelJasmine Trinca, al Festival di Cannes 2022 il suo debutto alla regia, MARCEL!. Al cinema nelle sale italiane dal 1° giugno

2001, La Stanza del figlio di Nanni Moretti vince la Palma d’Oro a Cannes. Nel cast del film, accanto al regista e Laura Morante anche una giovane esordiente, Jasmine Trinca. Per l’attrice romana è l’inizio di una carriera che l’ha vista impegnata sul set con autori come Marco Tullio Giordana, Giorgio Dritti, Stefano Mordini, Valeria Golino e Sergio Castellino. Proprio grazie alla sua interpretazione in Fortunata di Castellitto, presentato a Cannes nel 2017 nella sezione Un certain regard, Jasmine Trinca vince il premio come migliore attrice.

Ora, di nuovo Cannes. Jasmine Trinca torna sulla Croisette più impegnata che mai: è sia membro della giuria internazionale della 75. edizione che regista di MARCEL!, suo debutto alla  regia che verrà presentato nella sezione Séances spéciales; uscita nelle sale italiane il 1° giugno.

MARCEL!, in sospeso tra fiction e autobiografia, racconta la storia di una bambina che ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell’amore. Nel film Alba Rohrwacher (la madre), Valentina Cervi e Valeria Golino.

Jasmine Trinca Marcel

Tutto questo – racconta Trinca – parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato, bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a due.
Tra sogno e realtà. È qui che si situa questo film. Una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale. Panni sporchi che non si lavano in casa ma che diventano bandiere da sventolare”.

Jasmine Trinca Marcel

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