Print Friendly and PDF

La Gypsoteca di Agostino Iacurci a Milano. Un universo parallelo animato dal colore

Agostino Iacurci, Bust n°3, 2018, acrilico su tela, cm 150x100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery Agostino Iacurci, Bust n°3, 2018, acrilico su tela, cm 150x100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery
Agostino Iacurci, Bust n°3, 2018, acrilico su tela, cm 150x100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery
Agostino Iacurci, Bust n°3, 2018, acrilico su tela, cm 150×100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery

Agostino Iacurci (Foggia, 1986) per un progetto espositivo site specific negli spazi di M77 Gallery di Milano. Titolo e progetto: Gypsoteca. Ossia: il punto di arrivo di una ricerca durata quasi due anni intorno al tema del colore così come veniva concepito e utilizzato nella pratica della statuaria antica. Un viaggio in un universo parallelo, ricco di immagini e invenzioni visive animate dal colore. Da martedì 22 maggio a sabato 8 settembre 2018.

Punto di partenza della ricerca di Iacurci è la scultura greco-romana vista nella praticache originariamente fondeva i materiali specifici della scultura – il marmo, il bronzo, il legno o la terracotta – con il colore, creando così un tutt’uno che il tempo e un artificioso gusto antiquario ha in qualche modo alterato se non proprio cancellato,dando corsocosì a un’idea di classicità fatta di asettici biancori marmorei odi patine monocromatiche.

Agostino Iacurci, Eftychia n°4, 2018, vernice su object-trouvé, cm 216x39x39 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery
Agostino Iacurci, Eftychia n°4, 2018, vernice su object-trouvé, cm 216x39x39 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery

Iacurci è affascinato dalle ricostruzioni degli originali delle opere greche e romane nelle loro tinte vivide e nei pattern violenti, quasi psichedelici. Con Gypsoteca l’artista ha voluto quindi creare un contemporaneo catalogo personale dell’antico, distante dal neoclassicismo e dalla monocromia esaltati e codificati nel XVIII secolodal visionario Joahnn Joachim Winckelmann.

Agostino Iacurci, Pot n°2, 2018, gouache su carta, cm 34x24 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery
Agostino Iacurci, Pot n°2, 2018, gouache su carta, cm 34×24 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery

La serie di opere in mostra cattura l’eco di linguaggi artistici remoti ma universali in cui il colore si pone come simbolo arcaico e, al tempo stesso, connota una realtà contemporanea popolata di fantasmi virtuali con cui convivere. I Lari domestici, gli Eroi antichi e le Divinità dell’Olimpo – squillanti nei loro colori – hanno ritrovato nelle tele di Iacurci i luoghi sacri a loro dedicati. E l’artista a loro offre doni e chiede protezione.

Agostino Iacurci, Bust n°1, 2018, acrilico su tela, cm 150x100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery
Agostino Iacurci, Bust n°1, 2018, acrilico su tela, cm 150×100 | Photo: Lorenzo Palmieri, Courtesy: M77 Gallery

Informazioni utili

GYPSOTECA
Agostino Iacurci
22 maggio2018 – 8 settembre2018

Commenta con Facebook

leave a reply

*