La primavera di Finarte sboccia con un Fontana da 300.000 euro

Mancano pochi giorni all’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte a Milano prevista per il 31 maggio 2018.

L’esposizione dell’asta numero 18 -che si terrà a Milano in via Piranesi 10- inizia oggi (26 maggio) e proseguirà fino alla data dell’asta. Presentiamo le opere più significative che troverete nel catalogo della sessione primaverile. Cominciamo con i lotti provenienti da importanti collezioni private italiane tra cui spiccano tre importanti lavori di Gino Severini da una collezione piemontese, un’ampia selezione di opere della collezione di Sergio Saleri, nonché alcuni pezzi storici della raccolta di famiglia di Raimondo Meli Lupi Di Soragna.

Ci concentriamo su una sezione speciale che va ad arricchire il nutrito catalogo con quattro opere di respiro internazionale provenienti da una dimora milanese: un olio di Serge Poliakoff, (lotto 76D) Composizione astratta, olio su tela, 1963 ca presentata in asta con una stima di 70.000 – 90.000 euro e tre Concetto spaziale di Lucio Fontana fra i quali spicca il top-lot dell’asta primaverile: un olio, buco e graffiti su tela, verde del 1962 proposta a 200.000 – 300.000 euro (lotto 76C).

Il catalogo si apre all’insegna del Novecento Storico Italiano. Tra gli artisti proposti un nucleo di opere di Filippo De Pisis, tra queste una Venezia degli anni ’40 (lotto 13), a seguire un olio su tela di Carlo Carrà (lotto 17, Fiumetto, 1948, stimato 60.000 – 70.000 euro) e una selezione di opere su carta di Giorgio Morandi (lotti 14, 15, 16).

Si accendono i riflettori su Gino Severini con opere provenienti da collezioni private italiane: tra queste segnaliamo i lotti 41, 42 e 43 provenienti dagli eredi di una famiglia piemontese che visse a Parigi negli anni quaranta e che strinse con l’artista rapporti di reciproca stima. Gli stessi commissionarono le opere che arredavano l’abitazione parigina oggi proposte in vendita da Finarte per la prima volta.

Degno di nota L’Ecolière, 1947, olio su tela, cm 61×50, (lotto 41 stima 40.000 – 60.000 euro) fortunato ritrovamento del ritratto della secondogenita dell’artista andato disperso come segnalato dal Catalogo Generale a cura di D. Fonti. Tra le altre opere dell’artista citiamo anche Melone su carta rosa, 1948, olio su tela, cm 46×55 (lotto 48 con una stima di 40.000-60.000 euro).

Di singolare interesse il lotto 44: un’importante opera storica di Alberto Magnelli, Natura morta con brocca, un olio su tela datato 1914 di 70,5×55,9 cm e stimato 100.000 – 120.000 euro. Non di minore importanza un preziosa tempera su carta di Giacomo Balla (lotto 45, Motivo decorativo blu e azzurro per ricamo, 1920 – 1925, cm 20×24,5 e stima di 18.000 – 22.000 euro). Di Mario Sironi segnaliamo Composizione con cavaliere e manichini (lotto 49, del 1919 presentato con una stima di 22.000 – 28.000 euro).

Non passano inosservate alcune significative opere di Mario Tozzi (lotto 40, La tristezza, 1961, olio su tela e lotto 55, La Margherita, 1950, olio su tela, cm 174×68, stima 30.000 – 40.000 euro); un’opera storica di Cagnaccio di San Pietro, La tempesta (Terribile attesa) del 1920 esposta a Venezia, alla XIII Biennale d’Arte del 1922, (lotto 61, stima 40.000 – 60.000 euro), nonché il lotto 68 di Felice Casorati, (Ragazza seduta, 1942, € 25.000 – 35.000).

Dopo il bellissimo top-lot non sono finite le opere dedicate al maestro dello Spazialismo Lucio Fontana: il nucleo comprende i lotti lotti 75, 76, 76A, 76B, 76C. Segue una ceramica di Leoncillo (lotto 79), un collage su tela cm 51,5×109,5 di Afro (lotto 80 stima 70.000 – 90.000 euro), un olio su tela dal titolo L’orologio a Cucù di Pinot Gallizio, cm 130×105 (lotto 91 stima 18.000 – 20.000 euro) e il lotto 92 di Tancredi Parmeggiani (Composizione, 1955, tecnica mista su tavola, cm 108×45, stima 80.000 – 120.000 euro).

La seconda parte del catalogo si apre con Hans Hartung, Enrico Castellani e Getulio Alviani. Di Hartung segnaliamo il lotto 112: T1979-H-11,1979, olio su tela, cm 65×92, stima 70.000 – 90.000 euro. Di Castellani invece è presentato un Senza titolo del 1969, acrilico argento su carta a rilievo, presentato con una stima di 75.000 – 95.000 euro (lotto 117). Alviani sarà invece presente con il lotto 120: Superficie da disco testura vibratile del 1965, alluminio su tavola, stimato 28.000 – 35.000 euro.

Il ricco catalogo si chiude con un lavoro composto da 4 fotografie in esemplare unico di Michele Zaza, (lotto 169) Duo celeste datato 1978, e presentato in asta con una stima di 8.000 – 10.000 euro. Segnaliamo inoltre un’opera di Maria Lai (lotto 171, Libro scalpo, 1978, tecnica mista e filo su carta, cm 70×50 ca, stima 12.000 – 15.000 euro). E ancora i lavori di Arman, Daniel Spoerri e Giuseppe Spagnulo. Per chi non potrà visitare l’esposizione delle opere da oggi (26 maggio) fino al 31 maggio, è disponibile il CATALOGO ONLINE. Ricordiamo inoltre che il giorno 30 maggio 2018 si terrà l’asta di Finarte dedicata alla Fotografia. Per sfogliare il catalogo clicca QUI.