![Take me (I'm yours)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2018/05/Claire-Fontaine-La-Grande-Odalisque-590x328.jpg)
Dal 31 maggio l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è ospiterà “Take Me (I’m yours)“. Fino al 15 agosto 2018.
Quasi cento artisti -tra cui i 15 pensionnaires- riuniti nella mostra collettiva d’arte contemporanea più vasta mai presentata a Villa Medici. L’aspetto più interessante? Il format assolutamente originale che arriva a Roma dopo aver fatto il giro del mondo. L’esposizione è infatti aperta e in continua evoluzione: i visitatori sono autorizzati ad adottare comportamenti normalmente proibiti nei musei -interagire, toccare, testare, prelevare, degustare, esperire, scambiare- prendendo così parte alla completa disseminazione, trasformazione e rinascita delle opere esposte.
![Take me (I'm yours)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2018/05/Christian-Boltanski-Take-me-Im-yours-590x421.jpg)
Insomma, Take Me (I’m yours) costituisce un vero e proprio luogo d’interazione tra i visitatori e gli artisti con un focus particolare sulla trasmissione e sulla memoria. I progetti, infatti, si costruiscono al mattino e si dissolvono la sera, in costante mutazione fino al momento in cui le sale rimarranno vuote.
>>E cosa ne sarà delle opere prelevate? Magari saranno disperse per la città lasciando qualche traccia della mostra per le strade di Roma. Ma una cosa è certa: il visitatore, entrando a Villa Medici, si troverà davanti a un’esposizione insolita e tutta da immaginare.
Take Me (I’m yours) è dedicata all’artista belga Jef Geys, recentemente scomparso e sostenitore di un’arte concettuale rivoluzionaria, alla base della prima edizione della mostra. Concepita nel 1995 da Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist per la Serpentine Gallery di Londra, Take Me (I’m yours) ha avuto -grazie alla sua riproposizione nel 2015 a Parigi insieme a Chiara Parisi- numerose orchestrazioni, e ogni volta si arricchisce e si sviluppa, coinvolgendo un numero sempre maggiore di artisti invitati a interrogarsi su questo format.
![Take me (I'm yours)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2018/05/Alex-Israel-Production-Still-SPF-18-ph-Rachel-Chandler-590x466.jpg)
Gli spazi storici di Villa Medici diventano un cantiere in cui tutte le discipline si mescoleranno nella costruzione di un progetto unitario. Da artisti ad architetti. Da designer a musicisti e scrittori che lavoreranno insieme collocando il visitatore al centro del progetto.
Take Me (I’m yours) sarà ogni giorno diversa e permetterà al pubblico di fare un’esperienza unica d’incontro con l’arte, in tutte le sue forme. La mostra abbatte la barriera fisica e morale che generalmente separa i visitatori dalle opere d’arte, invitandoli a portarle con sé, a continuarle, a dar loro una nuova vita.
In occasione dell’inaugurazione, giovedì 31 maggio, nel Grand Salon a partire dalle ore 17.30 si svolgerà uno talk tenuto da Hans Ulrich Obrist insieme ad artisti e ospiti d’eccezione attorno alle diverse reincarnazioni della mostra. L’1 giugno si terrà sempre nel Grand Salon una conferenza Cyril Gerbron ul tema: Un’immagine può offrire qualche cosa?
![Take me (I'm yours)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2018/05/Claire-Lavabre-TMIY-Monte-Testaccio-©-Claire-Lavabre-590x442.jpg)
![Take me (I'm yours)](http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2018/05/Cao-Fei-Rumba-II-Nomad-2015-Video-14mins16secs-Image-still-590x314.jpg)
Informazioni utili
Take Me (I’m yours)
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, viale Trinità dei Monti 1, Roma
Dal 31 maggio al 15 agosto 2018
A cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist, Chiara Parisi
Giovedì 31 maggio 2018
Ore 16.30 | Anteprima per la stampa alla presenza dei curatori
Ore 17.30 | Talk di Hans Ulrich Obrist con artisti e invitati speciali |ingresso libero
Ore 19 | Apertura al pubblico
Ingresso: 6 €, borsa Boltanski inclusa
Orari
Da martedì a domenica, chiuso il lunedì, dalle 12 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)
2 Commenti
Sono curatrice sarei interessata a venire all’inaugurazione del 31 .
Come posso fare ad avere i biglietti?
Grazie
Buongiorno Chiara,
può provare a contattare l’ufficio stampa che si occupa della mostra.
Cordiali saluti,
La Redazione