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Dal servizio reale Flora Danica a una scatola di d’Annunzio. Le aste di Cambi

CAMBI - Il servizio Flora Danica, un dettaglio Il servizio Flora Danica, un dettaglio
Lotto 202  Tabacchiera in argento sbalzato e cesellato. Mario Buccellati (Mastro Paragon Coppella) Ancona 1891- Milano 1965. Milano 1920-1930 ca L’importante cimelio reca incisa sul coperchio la raffigurazione di un braccio che stringendo una corona di ...... emerge dai flutti sormontato da un cartiglio con il motto “Memento Audere Semper” ideato da Gabriele D’Annunzio per commemorare la Beffa di Buccari, un’azione della regia marino militare a cui partecipò lo stesso D’Annunzio che vide nella notte tra il 10 e l’11 Febbraio una audace incursione dei Mas 94-95-96 contro la base navale della marina Austroungarica della baia di Buccari, è una significativa testimonianza del legame tra il vate e l’orafo Mario Buccellati testimoniata dal molte opere e da un’importante epistolario in cui il poeta scriveva rivolgendosi all’orafo queste parole: “Adoperi le scaramazze con un’arte acutissima. E i talismani si accrescono di efficacia per l’incisione “Mastro Paragon Coppella” che è il tuo nome di gloria per la posterità (5 Dicembre 1926). Sotto il coperchio incisa per estesa la firma del vate e sulla fascia frontale le iscrizioni “Mastro Paragon Coppella” orafo del Vittorile. gr 60; cm 7x5 Stima € 1.800 - 2.000
Lotto 202
Tabacchiera in argento sbalzato e cesellato. Mario Buccellati (Mastro Paragon
Coppella) Ancona 1891- Milano 1965. Milano 1920-1930 ca
L’importante cimelio reca incisa sul coperchio la raffigurazione di un braccio che
stringendo una corona di …… emerge dai flutti sormontato da un cartiglio con il motto
“Memento Audere Semper” ideato da Gabriele D’Annunzio per commemorare la Beffa di
Buccari, un’azione della regia marino militare a cui partecipò lo stesso D’Annunzio che
vide nella notte tra il 10 e l’11 Febbraio una audace incursione dei Mas 94-95-96 contro la
base navale della marina Austroungarica della baia di Buccari, è una significativa
testimonianza del legame tra il vate e l’orafo Mario Buccellati testimoniata dal molte opere
e da un’importante epistolario in cui il poeta scriveva rivolgendosi all’orafo queste parole:
“Adoperi le scaramazze con un’arte acutissima. E i talismani si accrescono di efficacia per
l’incisione “Mastro Paragon Coppella” che è il tuo nome di gloria per la posterità (5
Dicembre 1926).
Sotto il coperchio incisa per estesa la firma del vate e sulla fascia frontale le iscrizioni
“Mastro Paragon Coppella” orafo del Vittorile. gr 60; cm 7×5
Stima € 1.800 – 2.000

Cambi Aste esita a Genova tra oggi e domani, 12 e 13 giugno, diversi cataloghi che spaziano dalle maioliche agli arredi.

Più di 300 lotti tra maioliche e porcellane, divisi in due cataloghi intitolati “Il Servizio Flora Danica” e “Maioliche e Porcellane”, saranno battuti all’asta  oggi nella sede di Castello Mackenzie.

“Abbiamo la soddisfazione di proporre un’eccezionale collezione con più di 200 pezzi dal servizio Flora Danica della manifattura reale di Copenaghen che abbiamo riunito in un apposito catalogo” ci dice Enrico Caviglia, il responsabile del dipartimento di maioliche e porcellane.

CAMBI - Il servizio Flora Danica, un dettaglio
Il servizio Flora Danica, un dettaglio

Suddivisi in 53 lotti rappresentano l’insieme più ricco di questo prestigiosissimo servizio che sia mai passato in un’asta. Queste porcellane sono la replica fedele del servizio eseguito alla fine del Settecento quale dono dei reali di Danimarca per la zarina Caterina II di Russia. Il regalo non arrivò mai alla zarina perché richiese ben 13 anni di lavoro e quando fu terminato Caterina II era già morta. Rimase così presso la corte danese, dove si trova ancora oggi, e solo nel 1870 si ricominciò la produzione che venne messa in vendita al pubblico. Ancora oggi questo servizio é considerato, con quello dei cigni di Meissen, uno dei due più prestigiosi al mondo. Interamente dipinto a mano dagli artisti della manifattura reale riproduce i motivi dell’enciclopedia botanica danese.

Nel catalogo di Maioliche e Porcellane la panoramica spazia dal Trecento al ventesimo secolo. Segnaliamo alcuni top lot provenienti dalla collezione di Amedeo Cocchi (12.9.1929 – 17.2.2015), già presidente onorario della Federazione Italiana Mercanti d’Arte: due rari piatti in maiolica di Pavia della fine del Seicento con il prestigioso stemma dei marchesi Stampa di Soncino; l’eccezionale ed unica caffettiera delle Nove, manifattura di Pasquale Antonibon della metà del XVIII secolo decorata con due imponenti uccelli (stimata 3.000-6.000 euro); il rarissimo vassoio uscito dalla stessa manifattura dipinto a scene cinesi (stimato 8.000-12.000 euro). Sempre dalla stessa collezione due eccezionali pezzi in maiolica milanese settecentesca: la caffettiera a cineserie di Felice Clerici e lo stupendo vaso portafiori di Pasquale Rubati.

CAMBI - Lotto 155 (177583) Grande piatto Pavia, Manifattura Rampini, 1690-1700 Attribuibile a Siro Antonio Africa Stemma marchesi Stampa di Soncino Maiolica a gran fuoco. Marca: “AF” con ancora a tre marre. Diametro cm 38. Ottimo stato, minime insignificanti sbeccature Decorato a paesaggio e rovine architettoniche che occupano tutta la superficie senza soluzione di continuità, un viandante si riposa appoggiato ad un plinto. Un alto basamento ospita due altorilievi. Sulla sinistra, da una roccia sorge un grande albero a cui é appeso con un nastro lo stemma della nobile e famosa famiglia lombarda degli Stampa di Soncino, racchiuso in una cornice barocca e sormontato da una corona. Sul verso piantine Il piatto é pubblicato da E. Pelizzoni - M. Forni, La maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento, Milano 1997, p. 8, n. 2 Stima € 6.000 - 12.000
Lotto 155
Grande piatto
Pavia, Manifattura Rampini, 1690-1700
Attribuibile a Siro Antonio Africa
Stemma marchesi Stampa di Soncino
Maiolica a gran fuoco. Marca: “AF” con ancora a tre marre. Diametro cm 38. Ottimo stato,
minime insignificanti sbeccature
Decorato a paesaggio e rovine architettoniche che occupano tutta la superficie senza
soluzione di continuità, un viandante si riposa appoggiato ad un plinto. Un alto basamento
ospita due altorilievi. Sulla sinistra, da una roccia sorge un grande albero a cui é appeso
con un nastro lo stemma della nobile e famosa famiglia lombarda degli Stampa di
Soncino, racchiuso in una cornice barocca e sormontato da una corona. Sul verso piantine
Il piatto é pubblicato da E. Pelizzoni – M. Forni, La maiolica di Pavia tra Seicento e
Settecento, Milano 1997, p. 8, n. 2
Stima € 6.000 – 12.000

Tra le maioliche liguri, una rara fontana con coperchio (lotto 190), di cui se ne conosce solo un’altra simile che fu esposta alla storica mostra genovese del 1939, e una targa devozionale che fu pure presentata nel 1939 e che ritrae una figura dedicata al culto di Sant’Agostino del convento di Loano (lotto 183).
Si é aggiudicato la copertina di questo catalogo l’eccezionale grande vassoio dipinto con scena di caccia, già pubblicato dal Levy nel 1962 sul suo “Maioliche Settecentesche”, uscito dalla fabbrica novese dell’Antonibon attorno alla metà del Settecento, un esemplare museale o da grande collezione che parte da una stima iniziale di 12.000-18.000 euro.
Una coppia di gruppi allegorici del 1755 raffiguranti le quattro stagioni, sfornati nella regina delle manifatture, la sassone Meissen, stima 16.500-18.500 euro.
Escono invece attorno al 1770-1780 dalla manifattura Ginori di Doccia i sei gruppi con tema arcadico pastorale che servivano a decorare le tavole imbandite e che costituiscono un’importante testimonianza dell’arredo decorativo delle tavole settecentesche, con figure in dialogo, colte in atteggiamenti galanti o rappresentate mentre svolgono azioni come la raccolta delle pere, la caccia e la vendemmia (lotti 304-310).


Il 13 giugno  si continua con arredi e oggetti d’arte. Oltre 200 manifatture italiane ed estere dal XVI al XX secolo nel catalogo di Argenti da Collezione

Tra i lotti  è si segnala una bella raccolta di argenti genovesi e romani del XVIII e XIX secolo, tra cui molti pubblicati sui maggiori testi di riferimento. Molto bello e importante uno scaldino in argento fuso, sbalzato, traforato e cesellato del Maestro Gioacchino Belli (1788-1822) stimato 5.000-6.000 euro. Da citare anche una ricca collezione di bicchieri russi da vodka del XIX secolo.

CAMBI -

Presenti diversi manufatti del XX secolo con i marchi più noti dell’argenteria italiana ed internazionale (come Tiffany, Ghoram, Jensen e Odiot), un gruppo di argenti da tavola Cassetta latronata in olmo, ebano ed altre essenze, ed intarsiata in palissandro e padouk, atelier di Marco Calestrini, Toscana, fine XVIII secolo Scaldino in argento fuso, sbalzato, traforato e cesellato. Roma, primo quarto del XIX secolo, maestro argentiere Gioacchino Belli (1788 – 1822)
eseguiti per Casa Reale Savoia dell’argentiere milanese Broggi e una rara scatola eseguita per Gabriele d’Annunzio dell’orafo Mario Buccellati tra il 1920 e il 1930, in commemorazione della Beffa du Buccari con inciso lo storico motto coniato dal Vate “Memento Audere Semper” (stimata 1.800-2.000 euro).

Sempre martedì 13  andrà esitato il catalogo Importanti Opere e Arredi, dedicato ad una importante selezione di opere e arredi da collezione. In questa occasione verranno esitati alcuni mobili rappresentativi dell’ebanisteria italiana ed europea, tra cui un raro tavolo di manifattura romana il cui piano è composto da un campionario di marmi e brecce colorati (stimato 5.000-6000 euro) che mostra stringenti analogie con un’analoga opera pubblicata da Maria
Concetta Di Natale su “Splendori di Sicilia. Arti Decorative da Rinascimento al Barocco” (Milano 2001).

CAMBI - Lotto 32 (180284) Microintaglio su legno entro scatola in tartaruga bionda e finimenti in oro. Giuseppe Maria Bonzanigo e atelier, inizi del XIX secolo Il pregiato microintaglio, che riprende il particolare dell'amorino incatenato che piange la morte di Michelangelo nella preziosa composizione rappresentante il monumento sepolcrale dedicato a Michelangelo che il Bonzanigo eseguì nel 1819, potrebbe essere un sentimentale ricordo della amata consorte Carolina, prematuramente scomparsa, che il marito Conte Onofrio di Gianbattista Ferretti avrebbe fatto realizzare dal maestro, a cui aveva già affidato l'esecuzione del ritratto della stessa Carolina Meynier celebrativo delle sue virtù "optimarum exemplar virtutem" poco dopo la sua scomparsa nel 1797. Indizio di questa committenza sarebbero, oltre il soggetto allegorico della fedeltà all'amore, anche le iniziali C M apposte sullo scudo dell'amorino. Diametro cm 6 Stima € 2.500 - 3.000
Lotto 32
Microintaglio su legno entro scatola in tartaruga bionda e finimenti in oro. Giuseppe
Maria Bonzanigo e atelier, inizi del XIX secolo
Il pregiato microintaglio, che riprende il particolare dell’amorino incatenato che piange la
morte di Michelangelo nella preziosa composizione rappresentante il monumento
sepolcrale dedicato a Michelangelo che il Bonzanigo eseguì nel 1819, potrebbe essere un
sentimentale ricordo della amata consorte Carolina, prematuramente scomparsa, che il
marito Conte Onofrio di Gianbattista Ferretti avrebbe fatto realizzare dal maestro, a cui
aveva già affidato l’esecuzione del ritratto della stessa Carolina Meynier celebrativo delle
sue virtù “optimarum exemplar virtutem” poco dopo la sua scomparsa nel 1797. Indizio di
questa committenza sarebbero, oltre il soggetto allegorico della fedeltà all’amore, anche le
iniziali C M apposte sullo scudo dell’amorino.
Diametro cm 6
Stima € 2.500 – 3.000

Tra i lotti più interessanti presenti in asta vi sono quattro notevoli opere in cere colorate, tra cui un inquietante busto che ritrae la figura di un caucasico con il volto deturpato da una cicatrice, che parte da una stima di partenza di 10.000-12.000 euro.
Insieme ad una raccolta di raffinate tabacchiere eseguite negli inizi del XIX secolo dall’atelier dell’ebanista piemontese Giuseppe Maria Bonzanigo (stimate intorno ai 2.000-3.000 euro), faranno parte della vendita anche un raffinato nucleo di arredi e oggetti di gusto neoclassico provenienti da una collezione lombarda.

 

n. 341 Il Servizio Flora Danica
Asta 12 giugno 2018

n. 341 Maioliche e Porcellane
Asta 12 giugno 2018

n. 349 Argenti da Collezione
Asta 13 giugno 2018

n. 356 Importanti Opere e Arredi
Asta 13 giugno 2018

Esposizione da venerdì 8 a lunedì 11 giugno ore 10-19

GENOVA, Mura di San Bartolomeo, 16 – 16122
Tel: +39 010 8395029
Fax: +39 010 879482
info@cambiaste.com
www.cambiaste.com

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