In occasione di Manifesta 12 approda a Palermo “Signori prego si accomodino” che dedica il suo terzo capitolo a Lia Pasqualino Noto. Fino all’1 luglio 2018.
L’edizione palermitana di “Signori prego si accomodino” è dedicato a un’artista che proprio a Palermo ha legato indissolubilmente la sua vita e la sua arte: Lia Pasqualino Noto (Palermo, 1909 – Palermo, 1998) celebrando così il ventesimo anniversario della sua scomparsa.
>> Il progetto, dedicato alla valorizzazione di grandi artisti del passato, si sviluppa come un dialogo tra la loro eredità culturale e creativi contemporanei. In questo modo vengono attivati inediti percorsi all’interno di luoghi intimamente legati alla vicenda umana e alla poetica di questi fondamentali protagonisti della recente storia dell’arte.
Per l’occasione si sono aperte le porte della casa studio dell’artista. Il ciclo espositivo ha coinvolto diversi artisti del panorama internazionale contemporaneo -invitati a relazionarsi con la vita e l’opera della pittrice palermitana- in un percorso che si riappropria degli spazi di casa Pasqualino Noto. Creando uno scenario capace di dialogare in sintonia con l’atmosfera e gli ambienti preesistenti, si rende testimonianza di quel fervore intellettuale che fu fra i più vivi focolari culturali della città di Palermo, ospitando tra le più radicali personalità del panorama artistico italiano fra le due guerre.
Informazioni utili
SIGNORI PREGO SI ACCOMODINO – Lia Pasqualino Noto
Dal 18 giugno all’1 luglio 2018
Casa studio via Dante 310, Palermo
Ideato e curato da Geraldine Blais con il sostegno e la collaborazione di Marsèll
Visite solo su prenotazione
Per prenotare liapasqualinonoto@mail.com
Tel. + 39 340 3233913
ARTISTI COINVOLTI
John Armleder / Morgane Tschiember – Sarah Buckner – Gianluca Concialdi - Nicolas Deshayes – Patrizio Di Massimo – Anna Franceschini – Gelitin – Chantal Joffe – Sonia Kacem – Athena Papadopoulos – Diego Perrone – Maia Regis – Francesco Simeti – Kiki Smith
L’opera di lia Pasqualino si inquadra perfettamente nel suo tempo, quando ancora c’era il gusto della figura e trionfavano i dipinti di Morandi Trombadori e De Chirico, illuminati da una luce fredda e atmosfere sospese. Come donna fu soffocata da questi mostri sacri dell’arte, ma il tempo è galantuomo e ha posto la Pasqualino nella giusta collocazione.