Franco Albini protagonista dell’asta di Fine Design del 21 giugno da Cambi a Milano che ha visto un aggiudicato di 1.503.000 euro con 102 lotti venduti (il 77% sul catalogo e il 141% sul valore).
Molte offerte internazionali con bidders provenienti da 12 Paesi e 4 continenti. Tra le migliori aggiudicazioni si segnalano i 90.000 € per il tavolo ovale con base in ardesia di Franco Albini , record per un suo tavolo e secondo risultato al mondo per l’artista. Molto bene anche i risultati degli altri suoi lavori in asta: polverizzate le stime iniziali di diversi lotti tra cui due poltrone blu di produzione Cassina, stimate 8.000-12.000 euro e vendute a 52.500 euro, e un divano e una coppia di poltrone marroni disegnate originariamente per Casa C. a Milano, che partite da una stima di 4.000-6.000 euro e 6.000-8.000 euro sono state aggiudicate per 42.500 e 50.000 euro.
Franco Albini è stato uno dei più grandi maestri dell’architettura moderna italiana. Rigoroso ed essenziale, muove i suoi primi passi a Como, nel 1905 e comincia la sua produzione negli anni ’30 a Milano. I suoi progetti, prototipi del razionalismo, fanno scuola ed i successi si susseguono con diversi premi nei tre decenni successivi, anche grazie alla fruttuosa collaborazione con Franca Helg.
Casa C è un progetto che è stato ben documentato nel tempo grazie ai disegni in archivio e alle testimonianze dirette degli eredi della committenza. Attenzione al progetto viene dedicata anche su “Il libro dell’arredamento” del 1954 dove Grigioni raccoglie i migliori progetti dell’architettura e dell’arredamento moderno. Franco Albini, in occasione di questa committenza, infonde negli ambienti e negli arredi quei giochi di linee e di spazi che hanno caratterizzato tutta la sua carriera progettuale: il razionalismo, corrente di cui Albini fu uno dei più illustri esponenti, traspare dalla pulizia delle forme e dalla leggerezza degli accostamenti, non necessariamente espressa da una fragilità dei materiali, quanto da un equilibrio generale che permette di ottenere un ambiente funzionale e, allo stesso tempo, dal pregevole valore estetico.
Piermaria Scagliola, direttore del dipartimento di design di Cambi, ha commentato: «Siamo soddisfatti del risultato dell’asta che conferma l’attenzione del pubblico internazionale per gli appuntamenti di Cambi. I trend vedono un forte interesse dei collezionisti per i pezzi con una storia, un passato e provenienze certe, dove si veda la mano del designer e traspaia l’essenza dello stile del tempo. Il pubblico ha risposto in maniera positiva alla nostra selezione: una proposta corposa, con alcune importanti collezioni e pezzi inediti e mai visti, come il grande tavolo da pranzo di Franco Albini»
Tra i top lot, oltre al già citato tavolo di Albini, sono da segnalare due cassettiere in legno di Gio Ponti, vendute rispettivamente a 56.250 e 55.000 euro. Molto apprezzata Gabriella Crespi: lo scrittoio Z è stato battuto a 55.000 euro e un tavolo basso della serie Plurimi con struttura in ottone, stimato 18.000-24.000 euro, è stato venduto a 41.250 euro.
Asta 350 Fine Design
Asta 21 giugno 2018
Milano, Via San Marco 22
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