Le fotografie di Michele Pellegrino arrivano in mostra al Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. Dal 19 luglio al 30 settembre 2018 l’esposizione, curata da Enzo Biffi Gentili, ripercorre gli oltre 50 anni di carriera del celebre fotografo cuneese.
La mostra dal titolo Una parabola fotografica, realizzata grazie alla donazione dell’intero archivio fotografico da parte di Michele Pellegrino (1934, Chiusa Di Pesio, CN) alla Fondazione CRC, trae ispirazione da una riflessione di Cesare Pavese, l’illustre scrittore cuneese del quale quest’anno ricorre il 110° anniversario dalla nascita. In particolare, le parole dello scrittore nel romanzo “Paesi tuoi” diventano una sorta di guida d’eccezione della mostra, accompagnando il visitatore tra le immagini esposte. Come in un gioco di specchi è il celebre scrittore a illustrare il lavoro di Pellegrino e non viceversa. Entrambi gli artisti sono accomunati dall’insofferenza verso l’etichetta di narratori realisti e naturalisti data da molti critici. La mostra invece, dimostra come sia l’ottica simbolica a dirigere le loro trame artistiche.
Dalla navata centrale della ex Chiesa di San Francesco prende vita il percorso espositivo. 75 fotografie suddivise in 19 sezioni. Lo spettatore si trova immerso in un viaggio che parte dai ritratti dei contadini degli anni ’70, passa per i paesaggi montani degli anni ’80, sino ad arrivare ai lavori più recenti. Nelle fotografie degli anni ’70 i soggetti rappresentati sono “anacronistici”, residenti in un limbo temporale che li separa dal giogo della quotidianità. Si tratta di mezzadri della pianura e di montanari resistenti sulle alture delle Langhe, frati e suore di clausura. Personaggi fuori dal tempo, raffigurati come fossili antropologici. Proprio i frati e le suore di clausura sono i protagonisti della sezione Padri e sorelle, dedicata agli 8 anni, dal 1972 al 1980, in cui Michele Pellegrino, credente, seppur non osservante, appassionato di letture filosofiche e teologiche, si è dedicato a ritrarre questi personaggi che per propria scelta vivono al di fuori della società e della storia. La ricerca di Michele Pellegrino è una missione fotografica unica nel suo genere, originata dall’interesse verso queste scelte di radicalità spirituale ed esistenziale.
Dagli anni ’80 le fotografie di Pellegrino vedono via via scomparire la figura umana, trasformandosi in immagini inanimate e difficilmente databili. Gli adorati paesaggi montuosi e, più raramente, marini, diventano i soggetti scelti dal fotografo. Luoghi in cui l’unico vissuto è quello minerale, in lentissima e impercettibile evoluzione. Le sue vette, soprattutto quelle più tenebrose, privilegiate in questa mostra, rinviano al tempo stesso al sublime e all’eremitico. Pellegrino si dimostra egualmente capace quando fotografa interi paesi del cuneese, luoghi che sembrano disabitati, e alle volte infestati da oscure presenze che rimandano ad atmosfere neogotiche.
L’interpretazione della realtà in Pellegrino si accosta al senso ultimo dell’opera del citato Pavese, una visione simbolica e metafisica del mondo che lo circonda, una concezione quindi, quella di Pellegrino, della fotografia come allegoria.
Informazioni utili
Michele Pellegrino, una parabola fotografica
www.fondazionecrc.it | michelepellegrino.com
Luogo: Complesso monumentale di San Francesco via Santa Maria 10 Cuneo
Orari: dal martedì alla domenica alle ore 15.30 – 18.30. Lunedì chiuso. Ingresso libero.