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Come nella pittura, così nella poesia. Il teatro dell’onirico di Marc Chagall a Mantova

Marc Chagall Sopra la città, 1914/1918 olio su tela , 139 x 197 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018
Marc Chagall Sopra la città, 1914/1918 olio su tela , 139 x 197 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018
Marc Chagall
Sopra la città, 1914/1918
olio su tela , 139 x 197 cm
Galleria di Stato Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Come nella pittura, così nella poesia. Marc Chagall fa capolino col suo colto e fantasmagorico “teatro” a Mantova. In concomitanza con il Festivaletteratura, sbarca in città questa interessante retrospettiva dedicata al pittore che, insieme a Picasso e Robert Delaunay, ha ispirato il maggior numero di poeti, scrittori e critici militanti del Novecento. Dal 5 settembre a Palazzo della Ragione, a cura di Gabriella Di Milia. 130 opere tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca: opere che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico. I 7 pannelli, tempere e gouache su tela di grandi dimensioni (tra cui Introduzione al Teatro ebraico, 284 x787 cm), costituiscono un prestito eccezionale della Galleria Statale Tret’jakov di Mosca, di assai rara presenza in Italia. Furono presentati a Milano nel 1994 e a Roma nel 1999, dopo le esposizioni del 1992 al Guggenheim di New York e del 1993 al The Art Institute di Chicago.

Marc Chagall I musicanti, ca 1911 tempera su carta grigia, 18,5 x 18,7 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018
Marc Chagall
I musicanti, ca 1911
tempera su carta grigia,
18,5 x 18,7 cm
Galleria di Stato
Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery,
Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Il progetto espositivo proporrà, attorno alle sette opere, la ricostruzione dell’environment del Teatro ebraico da camera, ossia una “scatola” di circa 40 metri quadrati di superficie, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali.

Una selezione di opere emblematiche (dipinti e acquerelli) di Marc Chagall degli anni 1911 – 1918 accompagnerà l’allestimento immersivo del Teatro ebraico da camera, insieme a una serie di acqueforti, eseguite tra il 1923 e il 1939, tra cui le illustrazioni per le Anime morte di Gogol’, per le Favole di La Fontaine e per la Bibbia. Le incisioni si inseriscono nel percorso espositivo a testimoniare lo stretto rapporto tra arte e letteratura nel periodo delle avanguardie.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa che, oltre a restituire le influenze e contaminazioni artistiche e culturali che Chagall assorbì vivendo a Vitebsk, San Pietroburgo, Parigi e Mosca, racconta la fascinazione che il pittore russo esercitò su poeti, artisti, letterati dell’inizio del secolo scorso, attraverso un’antologia di scritti molti dei quali mai tradotti in Italia.

Marc Chagall ANIME MORTE Nozdrëv, 1923/1925 incisione su carta, puntasecca 37,7 x 28 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018
Marc Chagall
ANIME MORTE
Nozdrëv, 1923/1925
incisione su carta, puntasecca
37,7 x 28 cm
Galleria di Stato Tretjakov
di Mosca
© The State Tretyakov Gallery,
Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Il Teatro ebraico da camera di Mosca

Dopo i fondali celebrativi del primo anniversario della rivoluzione d’ottobre, eseguiti da Chagall a Vitebsk nel 1918, per la seconda volta l’artista realizza un’opera di carattere collettivo, dedicata alla realtà teatrale così concentrata sull’arte delle apparenze.

I teleri di Chagall per l’esordiente Teatro ebraico da camera di Mosca (1920) costituirono una rara opportunità, non solo per le dimensioni notevoli ma anche perché anticiparono i programmi innovatori che il regista Aleksej Granovskij si proponeva. L’esigenza di collegarsi all’attualità liberò inoltre l’autore da quel senso di nostalgia che spesso predominava nei suoi stati d’animo. Nel ciclo pittorico il teatro si identifica con la festa della rivoluzione d’ottobre vissuta da Chagall come rinnovamento e affermazione della massima libertà individuale.

Marc Chagall ANIME MORTE Gogol’ e Chagall, 1923/1925 incisione su carta, puntasecca 38 x 27,8 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018
Marc Chagall
ANIME MORTE
Gogol’ e Chagall, 1923/1925
incisione su carta, puntasecca
38 x 27,8 cm
Galleria di Stato
Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery,
Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Nel grande pannello Introduzione al teatro ebraico, che occupava la parete sinistra della platea, si avverte subito che Chagall si è svincolato dal quel che era diventato il suo modo abituale di fare pittura, sperimentando metodi più sintetici e immediati. Le strisce del fondo, che si intersecano in settori curvilinei, sono modulate dal nero alle più impalpabili, chiarissime tinte. Sono geometrie che dividono in comparti i singoli protagonisti di una grande parata e, nello stesso tempo, li tengono insieme. La parte sinistra del dipinto, con il gruppo dei ritratti a grandezza naturale dei personaggi attivi nell’impresa: dal regista Granovskij al critico Efros, agli attori, è scherzosa, come per sdrammatizzare le difficoltà da affrontare. Lo stesso Chagall, portato in braccio da Efros, appare il simbolo di un atteggiamento battagliero. L’artista mette insieme gesti, caratteri, funzioni, situazioni di una umanità che vive l’incerto presente, coinvolta in incidenti di ogni tipo e condizionata da manie che la fanno apparire isolata nella bizzarria di una nuova condizione.

Informazioni utili

MARC CHAGALL come nella pittura, così nella poesia

Mantova, Palazzo della Ragione, Piazza delle Erbe

5 settembre 2018 – 3 febbraio 2019

promossa da Comune di Mantova in collaborazione con Galleria Statale Tret’jakov di Mosca

a cura di Gabriella Di Milia

organizzazione, produzione e catalogo
Electa
Progetto grafico
Leonardo Sonnoli
Irene Bacchi
studio Leonardo Sonnoli
orari
dal martedì alla domenica, h 9.30 – 19.30 (chiusura della biglietteria h 18.30)
chiuso il lunedì, ad eccezione del 24 dicembre 2018 e del 7 gennaio 2019
in occasione del Festivaletteratura (5 – 9 settembre 2018)
e della Notte Bianca “Mantova Vive” (15 settembre 2018)
apertura straordinaria fino alle h 23 (chiusura della biglietteria h 22)
sito mostra
www.chagallmantova.it
#chagallmantova
informazioni prenotazioni
t +39 0376.1979010

Come nella pittura, così nella poesia. Il teatro dell’onirico di Marc Chagall a Mantova

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