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È morto Vincino, uno dei più importanti e popolari vignettisti italiani

Una vignetta-autoritratto di Vincino Una vignetta-autoritratto di Vincino
Una vignetta-autoritratto di Vincino
Una vignetta-autoritratto di Vincino/Vincenzo Gallo

Nato a Palermo nel 1946, Vincino ha collaborato con la mitica rivista “Il Male”, dirigendola per quattro anni, e poi con Linus, il Corriere della Sera, Vanity Fair, Radio Radicale

È stato la nostra speranza, il nostro specchio, la nostra risorsa d’acqua e di alcol e di fumo“. Così Il Foglio, il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara con cui ha collaborato per 22 anni, saluta via Twitter il vignettista Vincino, al secolo Vincenzo Gallo, uno dei vignettisti italiani di maggior successo, morto oggi a Roma all’età di 72 anni. Nato a Palermo nel 1946, nel 1972 Gallo arriva a Roma per collaborare al giornale di Lotta Continua, dove resta fino al 1978, quando partecipa alla nascita della mitica rivista “Il Male”, che poi dirigerà per quattro anni. Nel 1985 inizia a collaborare con il supplemento de l’Espresso Il Clandestino, con Tango, supplemento de l’Unità, e con Linus, mentre nel 1987 avvia una lunga collaborazione con il Corriere della Sera. Successivamente ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Vanity Fair e con l’emittente radiofonica nazionale Radio Radicale.

Vincino
Vincino

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