Dalle origini fino ad oggi. Michelangelo Pistoletto approda a Londra con “Origins and Consequences“. La sede londinese della Galleria Mazzoleni in piena Mayfair, a partire dal 27 settembre 2018, presenta una serie di opere che spaziano dal 1958 al 2012, provenienti da numerose collezioni, e includono alcuni rari lavori degli esordi della ricerca dell’artista. Carboncini su tela, acrilici, sculture, che affiancano i celebri quadri specchianti, emblematici della sua produzione. In mostra vengono così esemplificate molte delle tecniche utilizzate dall’artista di origine biellese (classe 1933) nel corso della sua carriera.
“Origins and Consequences“, a cura di Alberto Fiz, prende le mosse dai primi lavori sperimentali e documenta le modalità che hanno condotto Michelangelo Pistoletto alla produzione più matura. Sono esposti tre rari dipinti con figure maschili tra cui L’uomo nero del 1959. Questi lavori vengono considerati tra le prime esplorazioni di ritratti e autoritratti a sfondo nero e riflettente. Per questo assumono particolare rilievo e vanno intesi come precursori del linguaggio maturo dell’artista.
Si prosegue poi con le opere dei primi anni ’60. Dal 1962 Michelangelo Pistoletto inizia a usare materiali riflettenti, applicando immagini dipinte su carta velina e in seguito serigrafie su lastre di acciaio inossidabile. Sono i “Quadri specchianti” che lo hanno condotto alla reputazione artistica internazionale. Ciò che anima i lavori specchianti è la dualità rappresentata da un’immagine fissa applicata su una superficie riflettente e le immagini in movimento create dalle riflessioni stesse dello spettatore e dell’ambiente circostante. L’elemento performativo dell’opera è completato dall’osservatore, che diventa protagonista. Una medesima opera dunque, non può mai essere vista nella stessa maniera perché sintesi di momenti diversi. I quadri specchianti suggeriscono così una doppia proiezione, nella parete e fuori, nello spazio dell’osservatore. In un certo senso integrano pittura e scultura. Lo conferma in mostra “Dono di Mercurio allo Specchio“, 1971, nel quale una statua in bronzo di Venere è strategicamente posizionata di fronte allo specchio. Pistoletto obbliga lo spettatore ad affiancare la Dea, considerata la più bella donna del mondo classico, e ad interagire con essa. La scultura richiama da vicino la famosa “Venere degli Stracci” del 1967, una delle opere paradigmatiche dell’Arte Povera.
Saranno inoltre presenti altri significativi lavori dagli anni settanta sino ai primi anni duemila. Donna con lampada del 1974, è un esempio di serigrafia su acciaio inox lucidata a specchio, tecnica perfezionata a partire dal 1971. La tensione dell’opera è accentuata dall’immagine di Grazia Mussat che regge una lampada. Il lavoro fa parte di una serie prodotta con Paolo Mussat Sartor, a lungo collaboratore di Pistoletto a Torino, dove il fotografo e sua moglie divennero i soggetti dei lavori. Il risultato? Uno shooting fotografico all’interno di un altro shooting.
Informazioni utili
Michelangelo Pistoletto. Origins and Consequences, a cura di Alberto Fiz.
Vernissage – mercoledì, 26 settembre, 18-20
Date: 27 settembre – 15 dicembre 2018
Galleria Mazzoleni. 27 Albemarle Street, London W1S 4HZ
Orari: Lun – Ven 10-18, Sab 11-17
Ingresso libero
Tel: +44207 495 8805
Sito: www.mazzoleniart.com
Email: press@mazzoleniart.com