La chiesa costruita nel 1593 custodisce anche un’opera di Gherardo delle Notti. Un fulmine ha colpito in pieno la parte esterna della cupola determinando la preoccupante e pericolosa caduta di calcinacci.
Dopo il crollo di una parte del tetto di San Giuseppe dei Falegnami, un altro gioiello della Roma Cristiana rischia di subire gravi danni. Si tratta di Santa Maria della Scala, una chiesa del Rione Trastevere con una bellissima storia popolare alle spalle e che custodisce preziosi tesori come la seicentesca ” Decollazione di San Giovanni in carcere” di Gherardo delle Notti (Gerard Van Honsthorst), il prezioso altare di stile barocco del Pannini (nella Cappella di S. Teresa di Gesù), la ” Madonna con Bambino’ del Cavalier d’Arpino, il monumento funebre di Prospero Santacroce con busto di Algardi, il Complesso dell’Altare Maggiore di Carlo Rainaldi e l’Altare di Alessandro Algardi.
A dare l’allarme è Padre Tauro, il reggente della Chiesa costruita nel 1593 (e terminata nel 1610) che lancia un accorato appello all’agenzia Dire : “Continuano a cascare pezzi e col vento raggiungono anche il cortile della scuola elementare adiacente”.
Tutto è cominciato l’otto giugno, quando un fulmine ha colpito in pieno la parte esterna della cupola con la conseguente caduta di calcinacci. Dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, il reggente ha immediatamente avvertito il Ministero degli Interni di quanto accaduto. Secondo quanto riportato dall’agenzia giornalistica ‘Dire’ infatti, i Carmelitani Scalzi custodiscono questa chiesa da quando fu costruita, ma la proprietà è del Ministero degli Interni, che l’amministra tramite il Fondo edifici di culto (Fec). Il Ministero ha tempestivamente risposto con una missiva allo stesso reggente, alla Soprintendenza speciale Belle Arti di Roma e alla Prefettura . L’agenzia giornalistica ne riporta anche una parte del contenuto ” Si prega di esperire tempestivo sopralluogo e di adottare tutti i provvedimenti ritenuti necessari alla tutela della pubblica e privata incolumità”. Il problema è che, come spiega padre Tauro, dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco il giorno del crollo, nessuno ha successivamente posto in opera i lavori necessari per il ripristino della struttura, palesemente urgenti per la sicurezza dei fedeli, dei turisti e delle opere d’arte custodite al suo interno.
Una in particolare sta molto a cuore ai trasteverini : l’immagine sacra della Madonnina con il bambino che ha dato vita alla costruzione della Chiesa. Secondo la tradizione infatti, proprio nell’area dove oggi sorge Santa Maria della Scala, si verificò un miracolo (1592) : mentre una donna di nome Cornelia pregava davanti l’immagine della ‘Madonna col Bambino’ che si trovava sulla scala esterna di una casupola ( da qui il nome ‘della scala’), la bambina muta che teneva in braccio cominciò a parlare. Seguirono altri numerosi miracoli che portarono il popolo a chiedere di erigere una chiesa in quel luogo ormai meta di pellegrinaggio.
Ora per salvare questo pezzo di storia popolare di Trastevere e di Roma non serve un miracolo ma solo un tempestivo intervento che eviti di scongiurare il peggio.
*Cupola danneggiata dal fulmine di Santa Maria della Scala
Foto Agenzia Dire