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Osteria Marca Zunica: un’oasi di creatività tra collina, mare e montagna

l’anatra che incontra il bosco

Vivere ad Ascoli Piceno, in un contesto collinare a metà strada tra il mare Adriatico e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, deve essere un po’ una fortuna, dal punto di vista turistico.

Si ha infatti la possibilità di scegliere tra il soggiorno al mare (dista trenta km), la passeggiata in montagna e la biciclettata in collina, godendo di una varietà paesaggistica impressionante, e tutto a un tiro di schioppo. Ma pure chi voglia soddisfare le sue curiosità storico-artistiche avrà un bel da fare: anche senza girare per gli splendidi antichi borghi circostanti, come Offìda, Grottammare e Civitella del Tronto, il viaggiatore si renderà conto che rimanere ad Ascoli e attraversare la città vecchia lungo la direttrice di corso Mazzini significa viaggiare attraverso i secoli. Basti citare il Palazzo dei Capitani del Popolo, la chiesa di San Francesco, il Teatro Romano e il Forte Malatesta per ricordarsi che, fin dal primo secolo a.C., la storia ha voluto disseminare di segni il tessuto urbano sparso su queste colline.
Ma siamo in Italia, ovviamente, e non ci può essere approccio autentico al territorio da visitare senza un incontro ravvicinato con qualche tesoretto enogastronomico: ed è meglio farsi accompaganre da un esperto, in questo caso Daniele Zunica, titolare del ristorante ascolano “Osteria Marca Zunica”, incastonato nella cornice cinquecentesca di Palazzo Guiderocchi.

l’oste-mecenate Daniele Zunica

“Siamo proprio nel cuore di una città unica”, esordisce Daniele, “a due passi dalla centralissima Piazza del Popolo. Visto dell’alto, il centro storico appare ottimamente conservato, grazie anche alla lungimiranza degli amministartori locali. Quando il Comune di Ascoli Piceno mi ha dato in affitto questo pianterreno ho subito pensato al ristorante, dato che appartengo a una famiglia che si muove in questo campo da quattro generazioni: a Civitella del Tronto, mezz’ora di auto da qui, possiedo un hotel con ristorante gourmet, lo ‘Zunica 1880’, e anche lì l’immobile è un palazzo nobiliare del ‘600“

Daniele, qual è il turista-tipo che frequenta l’Osteria Marca Zunica?
“Chi viene da queste parti si ferma in genere per qualche giorno, perchè c’è tanto da vedere e da fare: penso alle corse in mountain bike, alle gite a cavallo, alle escursioni nei due Parchi Nazionali situati nei dintorni, quello dei Monti Sibillini e quello del Gran Sasso. Stiamo parlando di turisti evoluti, per nostra fortuna, rispettosi dell’ambiente, alieni dal consumismo mordi-e-fuggi che potrebbe apprezzare di meno questi luoghi segnati dall’arte e dalla storia.”

L’anatra che incontra il bosco

E quali sono le specialità gastronomiche con cui affascinare il turista?
“Non può mancare il fritto misto ascolano (olive all’ascolana, costolette di agnello, cremini e verdure fritte), in omaggio alla tradizione, ma grazie alla creatività dello chef Sabatino Lattanzi, e dei suoi collaboratori Osvaldo Denti e Giorgia Calitri, possiamo permetterci tante divagazioni, a partire dal territorio: ad esempio il carpaccio di spalla di maiale con mandorle e mela verde, ‘l’anatra che incontra il bosco’, guarnita con crema Parmentier e frutti di bosco, lo Spaghettoro Verrigni alici & pecorino.”
E l’elenco potrebbe continuare, perché anche il salmone che risale il fiume Castellano e l’anguilla al profumo di liquirizia di Atri meritano una menzione, in un menù che con accenti nostalgici sembra reclamare la fantasia al potere. Ne ricevo conferma anche dall’architetto Mariano Moroni, autore di tutti i quadri appesi (temporaneamente, e in attesa della prossima esposizione) alle bianche pareti dell’ Osteria.

L’architetto Mariano Moroni

“Il mio intento”, ribadisce Moroni, “è riportare al centro della scena l’oggetto-attore, quello già usato per altri fini, in modo che possa raccontare una nuova vita e vivere una nuova storia. Ecco perché spesso il mio studio assomiglia ad una discarica, e nei quadri che ora ci circondano si possono trovare cappellini usati, pezzi di cornice e di legno, cartoncino, a dimostrare le grandi potenzialità espressive di quello che va sotto il nome di mondo della produzione: è da lì che parto per liberare la creatività artistica.”
Una creatività che continuerà a dare nuova linfa alle materie prime marchigiane e abruzzesi, qui all’Osteria Marca Zunica, almeno finché ci saranno un moderno oste-mecenate come Daniele Zunica al timone e uno chef “senza barriere” come Sabatino Lattanzi in cucina, a rendere piacevoli i soggiorni dei turisti più evoluti ed esigenti: quelli che per non dover scegliere fra collina, montagna, mare e storia dell’arte fanno tappa qui ad Ascoli Piceno, e riescono a fare l’en plein.

OSTERIA MARCA ZUNICA
Via Cesare Battisti, 3
ASCOLI PICENO
per prenotazioni:
info@marcazunica.it
+39 0736 49 82 43

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