WopArt 2018 è in corso a Lugano. Fino al 23 settembre la fiera delle opere d’arte su carta è aperta al pubblico. Disegni, stampe e fotografie di ogni tipo, dagli Old Masters al Contemporary.
Il destino della carta è, se non unico, almeno singolare: per vivere, un po’ deve morire. Per non essere accartocciata, bruciata, dimenticata nell’angolo della scrivania, la carta deve rinunciare alla sua linda perfezione. Deve essere ferita. Un solco con la matita, una macchia con l’acquerello, l’irrimediabile marchio di una stampa. Privandosi della sua purezza, il foglio bianco adempie alla sua funzione e sopravvive. Non sarà più se stesso, ma acquisirà una nuova unica personalità. Nei casi più fortunati, diventerà opera d’arte.
Di casi fortunati ne abbiamo un lungo elenco tra i corridoi dello spazio espositivo di Lugano, dove in questi giorni si sta svolgendo WopArt. È la terza edizione della fiera interamente dedicata alle opere d’arte su carta e il cammino di crescita intrapreso sembra quello giusto. I 75 espositori dell’anno precedente sono saliti a oltre 90, insieme al coinvolgimento del pubblico che è sempre più interessato ad un’espressione artistica solo apparentemente limitata.
L’ampio abbraccio della carta accoglie disegni a matita, a penna, acquerelli, ma anche litografie, xilografie, acqueforti e altre tecniche di stampa. E, non meno importante, la fotografia. I valori di mercato che vedono interessata questo tipo di soluzione artistica è cresciuto, solo nell’ultimo anno, del 60% per gli Old masters e del 25% per il Contemporary. Proprio queste due categorie, più Photography, dettano gli spazi e i contenuti di una fiera che raccoglie il meglio che il mondo galleristico può offrire nel settore.
Galerie Carzaniga, Allegra Ravizza, Continua, Fumagalli, Lia Rumma, Gian Enzo Sperone, Wienerroither & Kohlbacher sono alcune delle migliori gallerie nazionali e internazionali. Le proposte spaziano dai giovani artisti fino ai grandi maestri come Klimt, Schiele, Picasso, Fontana, Botero, Warhol. Per questi il lavoro su carta può rappresentare tanto un punto di partenza quanto un lavoro compiuto.
Del valore artistico proprio della carta a WopArt si discute: conversazioni e incontri ruotano intorno alla versatilità della carta, della sorte che le tocca in sorte dopo quella “ferita” che le si infligge. Primo schizzo di un grande progetto pittorico e scultoreo, germe della creazione utile a ricostruirne le evoluzioni successive e i passaggi che hanno condotto all’opera finale. O invece opera compiuta in sé, incastonata in un supporto leggero e fragile, ma denso nella sua trama di sfumature tattili e olfattive, custodi di un coinvolgimento quasi intimo.
LE IMMAGINI DALLA FIERA
Nel link {DATE} il sito ufficiale della fiera.