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La salvaguardia del pianeta. A Milano la 53^ edizione di Wildlife Photographer of the Year

Wildlife Photographer of the Year *
Wildlife Photographer of the Year
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Il “Wildlife Photographer of the Year“, torna a Milano alla Fondazione Luciana Matalon. Dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018.

La mostra di fotografie naturalistiche presenterà le cento immagini premiate al concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra e arrivate in Italia. In competizione per la 53^ edizione, oltre 50.000 scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 92 paesi.

A Milano saranno esposte le foto finaliste e vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono la biodiversità esistente sulla Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Questa edizione accende i riflettori sulla salvaguardia del pianeta: i paesaggi, il regno botanico e quello animale immortalati dai fotografi, vogliono essere testimonianza visiva di un ambiente da difendere e preservare.

Wildlife Photographer of the Year
Sewage surfer © Justin Hofman

Il Wildlife Photographer of the Year quest’anno è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. La foto “Monumento alla specie” documenta con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva.

Lo Young Wildlife Photographer of the Year -il premio per il miglior scatto della categoria giovani- è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. L’immagine, realizzata nella foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo, rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.

Wildlife Photographer of the Year
In the grip of the gulls © Ekaterina Bee

Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story, con la serie di foto”Salvare gli yak”, e in Natura Urbana, con “Gatto all’attacco”; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con “Aspettativa”, Hugo Wasserman in Natura urbana con “Fuori pista” e Angiolo Manetti in Ambienti Terrestri con “Pitture nel deserto”. Ekaterina Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto “Nella presa dei gabbiani”.

Novità nel percorso di quest’anno sarà un’apposita sezione dedicata al racconto degli scatti squalificati dalla giuria nella storia del Wildlife Photographer of the Year. Dalla foto di Marcio Cabral “Il razziatore notturno” dell’edizione 2017 -ritirata perché “altamente probabile” che sia stata creata utilizzando un formichiere impagliato- all’edizione 2009 in cui venne escluso lo scatto “Il lupo che salta” di José Luis Rodriguez, per via dell’inchiesta sul probabile impiego di un lupo addestrato.

Wildlife Photographer of the Year
Contemplation © Peter Delaney
Wildlife Photographer of the Year
Memorial to a species © Brent Stirton

Informazioni utili

Wildlife Photographer of the Year 53


Dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018


Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67 – 20121 Milano

Tel. +39 348 2506498

www.radicediunopercento.it

L’Associazione culturale Radicediunopercento proporrà alla Casa della Cultura le consuete serate di approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura e molti altri ospiti.Tutti gli incontri saranno a ingresso libero, basterà acquistare il biglietto di mostra

*Arctic treasure © Sergey Gorshkov

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