Un larario dipinto di circa 4 metri per 5 torna alla luce in un ambiente ancora in corso di scavo nella Regio V di Pompei. Paesaggi e scene della natura con piante e uccelli
“Questi straordinari ritrovamenti che continuano a regalare grandi emozioni, rientrano nel più vasto intervento di manutenzione, quello della messa in sicurezza dei fronti di scavo che sta interessando i circa 3 km di fronti che delimitano l’area non scavata”. Fatica a contenere l’entusiasmo, il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, commentando con l’agenzia ADN Kronos l’ultima straordinaria scoperta venuta alla luce dagli scavi: quello che è subito stato definito “Il giardino incantato”.
Due pareti con paesaggi e scene della natura con piante e uccelli, e un grande altare fiancheggiato da due serpenti: queste le meraviglie custodite dal larario – la casa romana al culto dei Lari – dipinto di circa 4 metri per 5 tornato alla luce in un ambiente ancora in corso di scavo nella Regio V dell’area archeologica. Un ambiente finora sconosciuto collegato ad una casa già in parte scavata agli inizi del Novecento, con accesso dal vicolo di Lucrezio Frontone. “Un intervento fondamentale in una delle aree più a rischio del sito, che oggi ci sta anche consentendo di portare alla luce ambienti intatti con splendide decorazioni“, ha commentato Osanna.