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Gli affreschi della Passione. Dal monastero di Santa Chiara al Museo Diocesano, per la prima volta esposti

Anonimo lombardo secolo XV, Santa Chiara con le vergini, affresco strappato riportato su tela © UBI BANCA ph. Antonio Mazza, Lodi

Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita una mostra dedicata agli affreschi della Passione, provenienti dal quattrocentesco monastero di Santa Chiara a Milano, oggi parte della collezione Intesa Sanpaolo.

La mostra Storie della Passione. Gli affreschi del monastero di Santa Chiara non è che la prima manifestazione di una complessa ricerca che è ancora all’inizio e che riporta alla città di Milano un tesoro in parte dimenticato. Esposti per la prima volta al Museo Diocesano, il ciclo di undici affreschi dedicati alle Storie della Passione risalgono circa alla metà del XV secolo, quando in Lombardia le chiese dei Minori Osservanti iniziano ad arricchirsi di cicli dedicati a episodi della vita di Cristo. Generalmente posti nella parte alta del tramezzo, nel lato destinato ai fedeli, gli affreschi di Santa Chiara si trovano presumibilmente sul lato interno, pertanto visibile solo alle monache.

La vicenda del monastero di Santa Chiara risale al 1445, in seguito alla scissione di un gruppo di consorrelle, le quali seguivano la regola di Santa Chiara, all’interno del convento di Sant’Angelo di via Monte di Pietà, rimasto ai predicanti agostiniani. Private della chiesa, le consorelle avviarono una nuova costruzione solo dieci anni più tardi. Nel 1471 la chiesa dedicata a Santa Chiara fu consacrata. L’edificio presentava una pianta a L, diviso appunto dal tramezzo tra la parte claustrale e quella per i fedeli. Quest’ultima nell’Ottocento diventò la sala delle aste del Monte di Pietà – che infatti alla fine del ‘700 acquistò il monastero di Santa Chiara – e oggi è una delle sale della banca Ubi. Di questa lunga e complessa storia sappiamo infine che gli affreschi furono strappati nel 1881.

Anonimo lombardo, secolo XV, Ingresso a Gerusalemme, affresco strappato riportato su tela © UBI BANCA ph. Antonio Mazza, Lodi

Al ciclo di affreschi del monastero di Santa Chiara si aggiungono due affreschi raffiguranti Santa Chiara con le Vergini e la Madonna col Bambino e angeli, sempre provenienti dallo stesso complesso monastico. A completare la visita, le tre chiavi di volta in pietra scolpita, esposte nella sala ipogea del Museo Diocesano, raffiguranti San Francesco, Cristo in pietà e Santa Chiara, originariamente collocate proprio nella chiesa claustrale del monastero di Santa Chiara.

La rassegna, curata da Alessia Devitini, conservatore del Museo Diocesano e Laura Paola Gnaccolini, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, prosegue il ciclo di esposizioni che, ogni anno, durante il periodo quaresimale, suggerisce uno spunto di riflessione sui temi della Santa Pasqua.

Anonimo lombardo, secolo XV, Gesù incoronato di spine, affresco strappato riportato su tela © UBI BANCA ph. Antonio Mazza, Lodi

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