Sculture di età imperiale, affreschi e stucchi provenienti da Pompei, manufatti, preziosissimi manoscritti e poi i grandi artisti come Botticelli, Tintoretto, Cellini, Ribera, Poussin e Batoni, in uno straordinario dialogo tra poesia e arte, immagini e parole.
‘Non posso vivere con te nè senza di te ‘ o ‘ In amor vince chi fugge‘ sono due esempi delle espressioni comuni che di frequente condividiamo anche sui social spesso ignorando che derivano dalla geniale penna di Ovidio. E probabilmente non siamo consapevoli del numero di capolavori ospitati nei musei di tutto il mondo, che sono stati ispirati dalle storie del poeta.
La sua potenza espressiva è ancora saldamente tra noi perchè passano i secoli, ma le sue storie di amore, passione, ossessione e odio sono ancora le ‘nostre’ storie.
Ne era consapevole egli stesso:
“La mia poesia mi renderà immortale”
Immortalità oltre l’esilio a Tomi, oltre l’ostracismo decretato contro le sue opere dove la sua ironia dissacrante non risparmiava nemmeno le divinità. Quello che oggi potremmo definire un ‘personaggio scomodo’ che senza il lavoro degli abili copisti e illustratori del passato – un altro aspetto che la mostra cerca di evidenziare attraverso preziosi volumi – sarebbe finito nell’oblio.
In un percorso espositivo che immerge il visitatore in un’atmosfera sospesa e incantata – anche grazie alle numerose statue che da una sala all’altra quasi ti prendono per mano per portarti in un mondo parallelo – le Scuderie del Quirinale celebrano Ovidio a duemila anni dalla sua morte, con una mostra che aprirà i battenti il 17 ottobre dal titolo ‘Ovidio. Amori, miti e altre storie’.
E non si poteva celebrarlo in modo migliore, rievocando quel fertile dialogo tra parole e immagini che ha sempre caratterizzato la Storia dell’Arte dalle origini fino ai nostri giorni. Statue imperiali, affreschi di area vesuviana e le opere dei grandi artisti dal Quattrocento al Settecento come Botticelli, Tintoretto, Cellini, Ribera, Poussin e Batoni, rappresentano le grandi passioni e i miti delle storie ovidiane, con particolare riferimento alle Metamorfosi. Non mancherà un tocco di contemporaneo con l’installazione al neon di Joseph Kosut ispirate dai testi del poeta.
Le 250 opere provengono da 80 paesi italiani e internazionali e tra i capolavori c’è sicuramente da ricordare la ‘Venere Pudica’ di Botticelli e la ‘Venere Callipigia’ del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Come spiega Francesca Ghedini, curatrice della mostra:
“Il nostro auspicio è che ciascuno possa provare un’emozione, trovare uno spunto, portare con sé almeno un frammento di un poeta, che con la sua parola ha fondato la cultura figurativa dell’Europa”.
Informazioni
Ovidio. Amori, miti e altre storie
Dal 17 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019 – Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio n° 16, Roma
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 -Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Intero € 15,00 (comprensivo di audioguida) – Ridotto € 13,00. Promo lancio, fino al 16 ottobre € 8,00
Email: info@scuderiequirinale.it;
www.scuderiequirinale.it
Nel corso della mostra, sono previste varie iniziative per coinvolgere il pubblico con incontri, letture e approfondimenti.