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Dagli affreschi di Pompei alla Venere Pudica di Botticelli: l’arte celebra Ovidio alle Scuderie del Quirinale

Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591 – Napoli 1652) Venere scopre il corpo di Adone firmato e datato 1637 olio su tela Roma, Gallerie Nazionali d ’ Arte Antica Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591 – Napoli 1652) Venere scopre il corpo di Adone firmato e datato 1637 olio su tela Roma, Gallerie Nazionali d ’ Arte Antica
Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591 – Napoli 1652) Venere scopre il corpo di Adone firmato e datato 1637 olio su tela Roma, Gallerie Nazionali d ’ Arte Antica
Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591

Napoli 1652)
Venere scopre il corpo di Adone
firmato e datato 1637
olio su tela
Roma, Gallerie Nazionali d

Arte Antica

Sculture di età imperiale, affreschi e stucchi provenienti da Pompei, manufatti, preziosissimi manoscritti e poi i grandi artisti come Botticelli, Tintoretto, Cellini, Ribera, Poussin e Batoni, in uno straordinario dialogo tra poesia e arte, immagini e parole.

 Jacopo Robusti detto Tintoretto (Venezia 1519-1594) Ratto di Europa 1541 -1542 olio su tavola Modena, Galleria Estense inv. GE 330
Jacopo Robusti detto Tintoretto (Venezia 1519-1594)
Ratto di Europa
1541
-1542
olio su tavola
Modena, Galleria Estense
inv. GE 330

‘Non posso vivere con te nè senza di te ‘ o ‘ In amor vince chi fugge‘ sono due esempi delle espressioni comuni che di frequente condividiamo anche sui social spesso ignorando che derivano dalla geniale penna di Ovidio. E probabilmente non siamo consapevoli del numero di  capolavori ospitati nei musei di tutto il mondo, che sono stati ispirati dalle storie del poeta.

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife

La sua potenza espressiva è ancora saldamente tra noi perchè passano i secoli, ma le sue storie di amore, passione, ossessione e odio  sono ancora le ‘nostre’ storie.

Ne era consapevole egli stesso:

“La mia poesia mi renderà immortale”

Immortalità oltre l’esilio a Tomi, oltre l’ostracismo decretato contro le sue opere dove la sua ironia dissacrante  non risparmiava nemmeno le divinità. Quello che oggi potremmo definire un ‘personaggio scomodo’ che senza il lavoro degli abili copisti e illustratori del passato – un altro aspetto che la mostra cerca di evidenziare attraverso preziosi volumi – sarebbe finito nell’oblio.

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife

In un percorso espositivo che immerge il visitatore in un’atmosfera sospesa e incantata – anche grazie alle numerose statue che da una sala all’altra quasi ti prendono per mano per portarti in un mondo parallelo – le Scuderie del Quirinale celebrano Ovidio a duemila anni dalla sua morte, con una mostra che aprirà i battenti il 17 ottobre dal titolo ‘Ovidio. Amori, miti e altre storie’.

Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Ovidio. Amori, miti e altre storie.

E non si poteva celebrarlo in modo migliore, rievocando quel fertile dialogo tra parole e immagini che ha sempre caratterizzato la Storia dell’Arte dalle origini fino ai nostri giorni. Statue imperiali, affreschi di area vesuviana e le opere dei grandi artisti dal Quattrocento al Settecento come Botticelli, Tintoretto, Cellini, Ribera, Poussin e Batoni, rappresentano le grandi passioni e i miti delle storie ovidiane, con  particolare riferimento alle Metamorfosi. Non mancherà un tocco di contemporaneo con l’installazione al neon di Joseph Kosut ispirate dai testi del poeta.

Pompeo Batoni (Lucca 1708 – Roma 1787) Bacco e Arianna firmato e datato 1773 olio su tela Roma, Collezione Apolloni
Pompeo Batoni (Lucca 1708

Roma 1787)
Bacco e Arianna
firmato e datato 1773
olio su tela
Roma, Collezione Apolloni

Le 250 opere provengono da 80 paesi italiani e internazionali e tra i capolavori c’è sicuramente da ricordare la ‘Venere Pudica’ di Botticelli e la ‘Venere Callipigia’ del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

 Statua di Venere ͞ Callipigia ͟ metà del II secolo d.C. marmo bianco (insulare?) Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Statua di Venere Callipigia
͟
metà del II secolo d.C.
marmo bianco (insulare?)
Napoli, Museo Archeologico Nazionale

 

Alessandro Filipepi detto Sandro Botticelli (Firenze, 1 445 - 1510) Venere pudica 1485 -1490 circa tempera e olio su tavola trasferita su tela Torino, Musei Reali - Galleria Sabauda
Alessandro Filipepi detto Sandro Botticelli (Firenze, 1
445 – 1510)
Venere pudica
1485
-1490 circa
tempera e olio su tavola trasferita su tela
Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda

Come spiega Francesca Ghedini, curatrice della mostra:

“Il nostro auspicio è che ciascuno possa provare un’emozione, trovare uno spunto, portare con sé almeno un frammento di un poeta, che con la sua parola ha fondato la cultura figurativa dell’Europa”.

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife

Informazioni

Ovidio. Amori, miti e altre storie

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife

Dal 17 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019 – Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio n° 16, Roma
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 -Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Intero € 15,00 (comprensivo di audioguida) – Ridotto € 13,00. Promo lancio, fino al 16 ottobre € 8,00
Email: info@scuderiequirinale.it;
www.scuderiequirinale.it

Nel corso della mostra, sono previste varie iniziative per coinvolgere il pubblico con incontri, letture e approfondimenti.

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie. Foto ArtsLife
Ovidio. Amori, miti e altre storie.
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