Le sale nobili di Palazzo Litta a Milano ospitano, dal 27 settembre al 25 novembre, “Arte Liberata, dal sequestro al museo: storia di una collezione confiscata in Lombardia”. La collezione presenta quasi 70 opere di artisti italiani e stranieri del XX e XXI secolo confiscate alla criminalità organizzata in Lombardia. L’arte ritorna alla collettività dopo il sequestro preventivo, dovuto a gravi reati finanziari, grazie all’intensa e proficua collaborazione tra le istituzioni che ha permesso la restituzione alla collettività di un cospicuo patrimonio.
Il fine ultimo della mostra è quello di comunicare ai cittadini l’importanza della legalità e della rigenerazione dei patrimoni confiscati. L’arduo lavoro ha visto partecipare attivamente sin da subito Beatrice Bentivolgio (curatrice) e Paolo Campiglio dell’Università degli Studi di Pavia, garantendone un’approfondita analisi delle opere in questione.
Tra le opere in mostra, sequestrate dal 2014 al 2016, si trovano: una rara statua di Jean Arp e due di Arnaldo Pomodoro, capolavori dei principali rappresentanti dell’Arte Povera e concettuale da Giuseppe Penone a Pier Paolo Calzolari. Parecchi anche i lavori di Castellani, Spalletti, Colombo e Vedova.
Un grande obiettivo preposto è quello che vede la realizzazione di uno spazio permanente (un polo/padiglione) che possa ospitare sempre e con costanza le “opere liberate“. L’opera vorrebbe realizzarsi a Milano, che ha sensibilmente accolto il progetto in questione in mostra ancora per poche settimane, in un immobile pervenuto nella disponibilità dell’Agenzia Nazionale come testimonianza di restituzione alla collettività di beni e immobili precedentemente confiscati.
Informazioni Utili
“Arte Liberata. Dal Sequestro al museo”
Palazzo Litta, Corso Magenta 24 – Milano.
25 settembre – 27 novembre
Giovedì dalle 12:00 alle 22:00
Venerdì – sabato-domenica dalle ore 12:00 alle 19:00.
Ingresso Libero
Per tutte le info visitare il sito ufficiale di Palazzo Litta di Milano