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La protesta nella ritrattistica di Franklin Evans. Selfportraitas, a Milano

Selfportraitas Franklin Evans Franklin Evans at work
Selfportraitas Franklin Evans
Franklin Evans, Selfportraitascezanne, 2018, acrylic on canvas, 162 x 132

Consacrazione e dissacrazione dell’immagine. Il nuovo ciclo pittorico di Franklin Evans arriva in Italia ospitato dalla Galleria FL di Milano, dal 23 novembre 2018 al 17 gennaio 2019.

L’arte di Franklin Evans -Reno (Nv), classe 1967- è una scatola cinese di suggestioni: l’ispirazione da cui prende vita il suo lavoro si nutre dei miti della storia dell’arte rielaborati e reinterpretati alla luce della modernità. La riflessione verte in particolar modo sulla ritrattistica e si tramuta in protesta nel momento in cui l’opera d’arte si incontra-scontra con il selfie, l’immagine effimera per eccellenza dei social -Instagram, Facebook o Happn-.

L’assimilazione tra le due tipologie –immagine artistica, immagine effimera– porta inevitabilmente al disorientamento. Franklin Evans attraverso una serie di ritratti tenta di marcare l’abisso che in realtà separa le due dimensioni: in un’esplosione di colori, labirintiche linee accolgono e accompagnano frammenti di quadri di autori che hanno fatto la storia dell’arte, da Tiziano a Matisse, da Cézanne a Braque. Tuttavia non solo il canone modernista nutre l’ispirazione, questo, infatti, viene alimentato dall’orizzonte contemporaneo all’artista e spesso i suoi stessi dipinti precedenti ne fanno parte.

Nella serie presentata da Federico Luger si orchestrano circa 80 artisti citati e/o rappresentati. Picasso condivide la scena con Alex Katz, Mimi Gross e quattro studenti della Cooper Union di New York, dove Evans insegna. Il gioco di commistioni si unisce nella resa ad un approccio interdisciplinare: per esempio, nel quadro “Selfportraitasseverini” l’artista ha realizzato l’opera partendo da una griglia pixel ingrandita di un suo precedente acquerello “Cutoutsatext”, già ispirata ai découpages di Matisse, ritrovando inoltre affinità compositive con la modalità pittorica del quadro di Gino Severini “Geroglifico dinamico del Bal Tabarin” (1912).

La mostra è un reciproco dialogo tra l’artista preso in riferimento e l’opera generata dalla riflessione che l’autore ne fa sulla base del proprio background culturale. All’interno di ogni opera Franklin Evans propone una personale comprensione della storia della pittura frammentando, in inediti universi spaziali, tradizione e contemporaneità e fermando la propria posizione in una particolare forma di instabilità, sintomo del ruolo dell’immagine nel XXI secolo.

Franklin Evans

Informazioni utili

“Selfportraitas”
Franklin Evans

FL Gallery,
Viale Sabotino, 22, 20135
Milano

Inaugurazione: 22 novembre dalle 18.30 alle 21.00
23 novembre – 17 gennaio 2019

www.flgallery.com

La protesta nella ritrattistica di Franklin Evans. Selfportraits in mostra a Milano

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