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Si sta come d’autunno. L’ungarettiana precarietà raccontata da Valentina Palazzari a Napoli

Valentina Palazzari; Pirouette; Si sta come d'autunno Valentina Palazzari, Pirouette 2017, Sala Santa Rita Roma. Photo by Sebastiano Luciano
Valentina Palazzari; Pirouette; Si sta come d'autunno
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“Si sta come d’autunno”. Sbarca a Napoli dal 23 novembre al 7 gennaio il nuovo progetto di SMAAVE Centro per l’Arte Contemporanea in collaborazione con l’artista Valentina Palazzari (Terni, 1975), dedicato agli spazi della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini e ai sottostanti ambienti ipogei.

Due interventi. Distinti ma complementari ed indissolubili. Il primo, concepito per gli spazi della chiesa, è costituito da un grande tappeto di foglie caduche raccolte per le strade della città e attivato da una serie di ventilatori industriali il cui posizionamento è stato studiato per generare un moto continuo, un turbinio infinito ed incessante di fogliame. Così l’artista invita a riflettere sulle trasformazioni e sui cambiamenti che ci attraversano dentro e fuori, intravedendo nella casualità dei movimenti una poetica sospensione di immagini, emozioni e stati d’animo concomitanti. Il secondo, invece, è un intervento sonoro che va diffondendosi negli ambienti ipogei della Chiesa -adibiti a “terrasanta”- e che evoca suoni cosmici e primordiali preannunciando l’origine di una nuova vita.

valentina Palazzari; Senza titolo; SI sta come d'autunno
Valentina Palazzari, Senza titolo 2016, ruggine su tela
Photo by Sebastiano Luciano
Valentina Palazzari; Senza titolo; Si sta come d'autunno
Valentina Palazzari. Senza titolo 2017; ruggine su teli
photo by Sebastiano Luciano

“Si sta come d’autunno” : attraverso le parole di Giuseppe Ungaretti, Valentina Palazzari reinterpreta la sensazione di precarietà della storia e della condizione umana suggerita dall’immagine altamente poetica delle foglie in balia del vento, quale metafora della fragilità che trova un corrispettivo nella situazione contemporanea che evoca. Muovendosi sul crinale estremo e precario tra vita e morte, il lavoro dell’artista svolge tale dicotomia in termini di assoluta ambivalenza: nella navata della chiesa, luogo deputato a celebrare la vita in comunione col divino, l’artista sembra voler allertare lo spettatore dell’umana caducità; mentre negli ambienti ipogei, dedicati al culto dei morti, introduce un contro-canto sonoro che riecheggia l’origine della vita, quale riferimento alla possibilità della rinascita.

Valentina Palazzari; Passaggi di Stato; si sta come d'autunno
Valentina Palazzari, Passaggi di stato | exhibition view Reggia di Caserta 2018| photo by Manolis Baboussis

La mostra vuole creare un’immagine complessiva che si affida alla forza altamente suggestiva e carica di risonanze emozionali del movimento e del suono, affidata però alla semplicità di un gesto impalpabile, ma in grado di conquistare la vastità dello spazio fisico e architettonico della “Misericordiella”, innescando relazioni dialogiche tra la chiesa e gli ambienti ipogei, con la storia del luogo e le sue funzioni e, in senso metaforico, tra superficie e profondità, tra vita e morte.

Valentina Palazzari; Opus exhibition; Si sta come d'autunno
Valentina Palazzari; Opus exhibition view MARS Milano 2018

Informazioni utili:

Si sta come d’autunno

SMMAVE. Centro per l’Arte Contemporanea

Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini; Via Vergini 1, Napoli

23 novembre 2018 – 7 gennaio 2019

Venerdì: 18.00 – 20.00 Domenica: 10.00-13.00 o su appuntamento

info@smmave.it | www.smmave.it

tel. +39 3663270911

ingresso gratuito

Si sta come d’autunno. L’ungarettiana precarietà raccontata da Valentina Palazzari a Napoli

*Valentina Palazzari, Pirouette 2017, Sala Santa Rita Roma.
Photo by Sebastiano Luciano

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