La tomba TT28 del sito di El-Asasef, nell’area di Luxor e vicino alla Valle dei Re, sulle rive del Nilo, ha svelato due sarcofagi della XVII e XVIII dinastia
Pareti riccamente dipinte, scheletri, mummie, una pergamena di papiro, due statue di legno, cinque maschere colorate e circa mille figurine funerarie di argilla, terracotta e legno. Questo lo spettacolo che si è presentato davanti agli occhi degli archeologi dell’Istituto francese di archeologia orientale e dell’Università di Strasburgo quando sono entrati nella tomba TT28 del sito di El-Asasef, nell’area di Luxor e vicino alla Valle dei Re, sulle rive del Nilo. In particolare l’attenzione si è concentrata su due sarcofagi, “uno in stile rishi, risalente alla XVII dinastia, l’altro alla XVIII dinastia“, come ha dichiarato il ministro egiziano delle antichità, Khaled Al Anani, nella successiva conferenza stampa.
La prima delle due mummie scoperte è già stata esaminata da funzionari egiziani, e conserverebbe i resti di un antico sacerdote responsabile dell’imbalsamazione dei faraoni. Ora, di fronte ai media internazionali, è stata aperta una mummia femminile, chiamata Thuya. risalente a circa fa, al periodo dei faraoni Tutankhamon e Ramses II, e risultata perfettamente conservata.