Dopo 20 anni Pierre Bonnard torna in Inghilterra. Alla Tate Modern una mostra che ripercorre la carriera e i temi principali dell’artista francese, dal 23 gennaio al 6 maggio 2019.
Colore e sentimento. La pittura di Pierre Bonnard è fatta di ricordi ed emozioni impresse su tela che si esprimono in una danza di luci calde e vivaci. Una visione, la sua, fondamentale per i successivi sviluppi della scena artistica durante il XX secolo. La sua tecnica ha influenzato le opere di Rothko e di Patrick Heron, che a distanza di anni ne hanno recuperato le forme evanescenti e i colori accesi.
La Tate Modern indaga la pittorica di Bonnard con una nuova prospettiva, che -grazie a circa 100 opere prestate da importanti istituti pubblici e collezioni private- fa emergere aree tematiche mai considerate prima. L’ispirazione derivata dai viaggi in Francia si alterna alle risposte ispirate dai due conflitti mondiali. L’angoscia di un’invasione imminente si percepisce nelle ultime opere esposte in mostra. Tutta la sua pittura è specchio della realtà che circonda l’artista, che influenza la sua quotidianità e -conseguentemente- il suo lavoro. Il passato riaffiora sotto forma di ricordo, reso con una mistica astrazione.
Uno dei temi con cui Bonnard si confronta maggiormente sono le rappresentazioni di interni. Luogo privilegiato per l’esercizio pittorico, le stanze luminose accolgono spesso la figura umana. Perse nei propri pensieri, nei gesti quotidiani, le figure sembrano invadere lo spazio come inconsapevoli dell’occhio del pittore che le osserva. Iconiche le donne, spesso intente a lavarsi e vestirsi, chiuse nel proprio mondo, in una stanza che è la trasposizione esteriore della loro interiorità. Le stanze vuote e gli sguardi assorti danno voce a momenti precisi, sprazzi di passato che restano impressi sulla tela per l’eternità, caricati di intensità dalla tavolozza accesa.
La mostra segue la parabola artistica di un’artista che ha saputo trasporre la quotidianità sulla tela, fondendo la componente naturale e quella sentimentale in un’armonia di colori e forme. Gli ultimi quadri esposti sottolineano il progressivo passaggio che l’artista intraprende verso l’astrazione. La figurazione negli anni si fa sempre più labile, a favore di macchie di colori e di vegetazione selvaggia che invade lo spazio visivo, come si vede negli ultimi quadri esposti.
*Pierre Bonnard, Coffee, 1915
Informazioni utili
The C C Land Exhibition. Pierre Bonnard
23 gennaio – 6 maggio 2019
Tate Modern, Londra
Lunedì – giovedì 10.00/18.00; venerdì e sabato 10.00/22.00; domenica 10.00/18.00