Via Gallarate a Milano prende vita grazie alla street art. La muraglia di cemento che corre lungo la strada si anima con i colori di OZMO, ZED1 e RANCY.
Milano. Da ora il panorama non sarà più grigio e monotono per gli automobilisti che percorrono Via Gallarate, arteria su cui ogni giorno si concentra un’altissima percentuale di traffico automobilistico. La grande parete di cemento che fiancheggiava la strada è stata trasformata grazie a SMART Street Colors, un progetto promosso dall’associazione El Redefoss con l’obbiettivo di migliorare la zona coinvolgendo la città e i suoi abitanti nel processo creativo degli artisti. Dall’8 al 15 dicembre scorsi l’area intorno al muro si è trasformata in un’officina creativa a cielo aperto, accessibile a chiunque fosse di passaggio, in un’ottica di condivisione e cooperazione artistica.
Tre gli artisti chiamati a svolgere questo compito nomi noti della street art nazionale. Ognuno secondo la sua personale poetica ha reinterpretato il tema della strada, luogo di viaggi e incontri che segna la quotidianità di ognuno di noi. Le strade si incrociano e si separano, ponendoci spesso davanti a delle scelte difficili ma ineluttabili. Questo il tema scelto da ZED1 per il suo murale, Il Bivio. Due figure simili a marionette -cifra di riconoscimento dell’artista- stanno ai lati opposti di una strada, separati da coccodrilli e curve tortuose. A ritardare il loro incontro la difficile scelta tra una vita dedicata a se stessi o al rapporto con l’altro, dilemma che tutti fronteggiano nella vita quotidiana. Artista da sempre interessato alle questioni scottanti dell’attualità, rese con un tocco di surrealismo che stempera la durezza dei temi, ZED1 crea per Via Gallarate un’opera in cui evoca il dilemma della scelta tra due possibilità.
Con l’intervento di OZMO scende in strada l’arte antica. La Venere De Medici e Hermes con Dioniso fanciullo di Prassitele, emblemi della perfezione classica, diventano le divinità protettrici dei viaggiatori che ogni giorno percorrono la strada. Simboli dell’uomo e della donna per antonomasia, si stagliano speculari e opposti, come fluttuanti nell’iperuranio dello sfondo color notte.
Non solo artista ma anche curatore dell’iniziativa, RANCY dona alla sua città d’origine un tributo alla forza della volontà. L’astronauta con il pugno chiuso protagonista del suo murale fluttua verso il futuro con il braccio teso, simbolo fisico del potere dei propri ideali. Mente e corpo come binomio che ha reso possibili tutte le conquiste della specie umana, senza però trascurare la natura, elemento da cui tutto parte e a cui tutto si rifà. Volere è potere il titolo dell’opera, segno un futuro raggiungibile per chiunque ci creda.
L’inaugurazione del progetto è stata accompagnata da una collettiva svoltasi negli spazi di SMART EQ, che ha permesso ai visitatori di vedere anche le opere su piccola scala degli artisti di strada.