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La Sagrestia di Michelangelo risplende di nuova luce. Le immagini da Firenze

Tomba di Lorenzo de' Medici - PH: Andrea Jemolo Tomba di Lorenzo de' Medici - PH: Andrea Jemolo
Tomba di Lorenzo de' Medici - PH: Andrea Jemolo
Tomba di Lorenzo de’ Medici – PH: Andrea Jemolo

Una partnership tra i Musei del Bargello e Lottomatica per il restauro della luce nella Sagrestia Nuova di Michelangelo

Lunedì 18 febbraio è stata presentata alla stampa la nuova illuminazione della Sagrestia di Michelangelo all’interno del Museo delle Cappelle Medicee di Firenze.

Dopo due anni di studi, grazie agli interventi del restauratore Antonio Forcellino e del maestro delle luci Mario Nanni, con la collaborazione della dottoressa Monica Bietti, storico dell’arte Responsabile del Museo delle Cappelle Medicee, e dell’architetto Maria Cristina Valenti Responsabile tecnico dei Musei del Bargello, è stata creato un nuovo impianto illuminotecnico che evoca le condizioni di luce vicine a quelle pensate da Michelangelo oltre quattro secoli fa.

Michelangelo aveva concepito la Sagrestia Nuova come un ambiente spirituale in cui equilibrio e prospettiva contribuivano ad esaltare la forza espressiva della luce, elemento fondamentale nella sua poetica. Michelangelo, infatti, aveva fatto di questo luogo la prova autentica che smentiva l’assunto Leonardesco secondo il quale “la scultura era secondaria alla pittura perché non in grado di dare come quest’ultima lumi e ombre a proposito”. Il Buonarroti, sfruttando la luce diretta e i suoi riverberi, o “lumi secondari”, era riuscito a dar vita ad un gioco di rifrazioni che accarezzavano i suoi marmi creando effetti chiaroscurali unici che sarebbero andati perduti tre secoli dopo con il completamento dell’adiacente Cappella dei Principi.

Madonna col bambino - PH Andrea Jemolo
Madonna col bambino – PH Andrea Jemolo

Da queste premesse è nato un ambizioso progetto, promosso dai Musei del Bargello e sostenuto da Lottomatica, volto a restituire alla luce di Michelangelo il ruolo chiave che aveva sempre avuto nella sua arte. Fondamentale a tal fine è stato l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei led installati da Mario Nanni che, ottenendo un indice cromatico pari a 98, ha riprodotto quasi esattamente la magia creata dalla luce naturale.

Il progetto si è svolto in due momenti distinti: dapprima il restauratore Antonio Forcellino ha provveduto alla spolveratura delle opere marmoree conservate all’interno della Sagrestia poi, in una seconda fase, sono state installate le nuove lampade a led e posizionate all’altezza del secondo cornicione con l’intento di ridurre al minimo il disturbo visivo. Per la loro calibrazione è stato necessario analizzare le 24 ore di riprese realizzate nella cappella, non casualmente, il 21 di giugno, giorno del solstizio d’estate, momento dell’anno durante il quale la luce solare risulta più intensa. Un’operazione determinante per poter rinnovare l’autenticità di un ambiente dove il virtuosismo tecnico, l’armonia volumetrica e quella formale convivono permettendo l’incontro tra bellezza e verità.

Lorenzo de_ Medici - PH Andrea Jemolo
Lorenzo de_ Medici – PH Andrea Jemolo

VIDEO TIMELAPSE – Calibrazione della luce

Il progetto di illuminazione ha interessato anche la “Stanza Segreta” di Michelangelo, scoperta nel 1975 proprio al di sotto delle Cappelle Medicee. Un ristretto ambiente all’interno del quale lo scultore si rifugiò per sfuggire alla vendetta dei Medici dopo la rivolta del 1530. Un intervento importante che, nel prossimo futuro, potrebbe permettere ai visitatori di accedere all’interno di questo piccolo spazio sulle cui pareti sono visibili affascinanti disegni a gesso e a carboncino, con dettagli del David, studi sulle statue della Sagrestia Nuova e un presunto autoritratto dell’artista.

Si è trattato dunque di un importante intervento che testimonia un’evoluzione nella tutela dei beni culturali: alle ordinarie attività di conservazione e restauro si è affiancata una sensibilità filologica alle condizioni di fruizione e quindi all’interpretazione delle opere del nostro passato.

Sagrestia Nuova - PH: Andrea Jemolo
Sagrestia Nuova – PH: Andrea Jemolo

La realizzazione di questo progetto rappresenta un’ulteriore tappa nel processo di rinnovamento dei Musei del Bargello che sta coinvolgendo tutte le cinque realtà che ne fanno parte: Museo Nazionale del Bargello, Cappelle Medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati e Casa Martelli.

Il processo di innovazione, cominciato nel 2015 dalla Direttrice Paola D’Agostino, continua dunque a portare i suoi frutti coinvolgendo ogni aspetto possibile. Un percorso cominciato dapprima col restyling del logo, poi passato attraverso l’apertura del profilo Instagram @bargellomuseums e l’introduzione dello UAM Pass (biglietto cumulativo che permette accessi illimitati a tutto il circuito museale nell’arco di un anno solare) e che sta continuando tutt’ora con l’implementazione di interventi più pratici come il rinnovamento dell’entrata di Palazzo Davanzati (per tale motivo chiuso al pubblico dal 18 febbraio al 18 marzo 2019).

Senza dimenticare, inoltre, la grande esposizione organizzata in collaborazione con Palazzo Strozzi dal titolo “Verrocchio, il maestro di Leonardo” che aprirà al pubblico il prossimo 9 marzo e che prevede l’allestimento di una sezione speciale presso il Museo Nazionale del Bargello.

Le novità in vista sono ancora molte e, nella speranza che possano essere tutte messe in atto, non ci resta che godercele una dopo l’altra. In fondo è giusto ricordare che Firenze non è solo Uffizi o Galleria dell’Accademia. I tesori sono dietro ogni angolo, all’interno di ogni singolo museo. 

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