Print Friendly and PDF

Vetro che diventa carne. Le rivoluzionarie ricerche soffiate di Maurice Marinot a Venezia

vetri della collezione del Musée d'Art Moderne di Troyes, Maurice Marinot, Fondazione Cini Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 S
vetri della collezione del Musée d'Art Moderne di Troyes, Maurice Marinot, Fondazione Cini
*

L’annuale appuntamento all’insegna dell’arte vetraria alla Fondazione Giorgio Cini celebra in questa edizione Maurice Marinot (1882 – 1960). La mostra si colloca nell’ambito del progetto culturale LE STANZE DEL VETRO, nato per mostrare e valorizzare le opere di artisti che si sono serviti di questo materiale. Dal 25 marzo al 28 luglio, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà possibile ammirare più di 300 tra disegni e manufatti del grande artista che ha cambiato il modo di lavorare il vetro.

Grande flacone, acqua che cade, 1928Vetro trasparente con inclusioni blu a caldotra gli strati e inciso all’acido, Maurice Marinot, Fondazione Cini
Grande flacone, acqua che cade, 1928Vetro trasparente con inclusioni blu a caldotra gli strati e inciso all’acido

Dopo un iniziale periodo come pittore -durante il quale entra in contatto con il gruppo dei fauve-, Marinot scopre presto che è il vetro il medium che davvero gli permette di esprimere al massimo le proprie potenzialità. Già dai primi lavori, decorazioni a smalto su manufatti industriali, si percepiscono le innovazioni portate dalla sua visione, che saranno poi alla base della moderna lavorazione del vetro. Dagli anni ’20 in poi smette di lavorare su oggetti preesistenti, dedicandosi alla creazione di raffinatissimi pezzi che “soffia” personalmente. La continua sperimentazione tecnica determina il passaggio dai lavori iniziali, in cui le superfici erano lisce e le forme armoniche, a opere tagliate profondamente o corrose dall’acido. La materia sembra prendere vita sotto il suo tocco, diventando quasi carne, e la decorazione segue le imprevedibili variazioni delle forme.

Studi e variazioni per i vasi della Maison Cubiste, circa 1912-1913, Maurice Marinot, Fondazione Cini
Studi e variazioni per i vasi della Maison Cubiste, circa 1912-1913

Il percorso creativo dell’artista è indagato attraverso opere smaltate, vetri e disegni preparatori che cercando di dare una visione complessiva dell’operato di un artista grande ma ancora poco conosciuto presso il grande pubblico.

Flacone appiattito, 1933Vetro trasparente con bolle dorate, inclusionirosse tra gli strati e modellato a caldo, Maurice Marinot, Fondazione Cini
Flacone appiattito, 1933Vetro trasparente con bolle dorate, inclusionirosse tra gli strati e modellato a caldo

*Vetri della collezione del Musée d’Art Moderne di Troyes

Informazioni utili 

Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934

Dal 25 marzo al 28 luglio, dalle 10 alle 19, chiuso il mercoledì

LE STANZE DEL VETRO, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

 

Commenta con Facebook

leave a reply