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Ragione e Sentimento: da Medardo Rosso alla Beecroft. Suggestioni “romantiche” a La Galleria Nazionale

Natale Carta, Bacco e Arianna, 1840 ca. Natale Carta, Bacco e Arianna, 1840 ca.
Natale Carta, Bacco e Arianna, 1840 ca.
Natale Carta, Bacco e Arianna, 1840 ca.

Da Morelli a Balla, da Medardo Rosso a Vanessa Beecroft. Opere contemporanee e dell’Ottocento, dialogano al di là dello spazio – tempo in una mostra che “non mette in campo una dicotomia ma evoca una complessità”. Le immagini della mostra.

Domenico Morelli, Studio di figura, 1874
Domenico Morelli, Studio di figura, 1874

Sempre nell’ambito di Time is Out of Joint, quindi nel continuo dialogo tra moderno e contemporaneo, la Galleria Nazionale espone alcuni ‘gioielli di famiglia’ nella nuova mostra che ha aperto oggi al pubblico, 19 marzo: 4o opere provenienti dalla collezione della Galleria.

Giacomo Balla, In fila per l’agnello, 1942
Giacomo Balla, In fila per l’agnello, 1942

Il titolo della mostra, ‘Ragione e Sentimento’ prende ispirazione dal celebre capolavoro di Jane Austen ma evoca suggestioni ben più sfumate dei caratteri dei protagonisti del celebre romanzo. Se al centro della narrazione c’è l’Ottocento – inteso come una sorta di ponte non solo temporale tra i lumi del secolo precedente e  l’analisi introspettiva del  Novecento – il percorso espositivo, come è nell’animo di Time is Out of Joint non si risolve in una dicotomia e tantomeno in uno sterile confronto lungo una linea temporale continua.

Forse l’unica certezza che abbiamo è l’indeterminatezza: la realtà sfugge alla ragione cosi come alla più profonda analisi introspettiva. Ragione e sentimento, passato e presente, si intrecciano continuamente e rimettono in discussione le semplificazioni di comodo delle nostre impalcature mentali.

 

Giovanni Dupré, Saffo, 1857-61

Giovanni Dupré, Saffo, 1857-61

Il concetto freudiano di Io e Esso, il passato e il presente, non possono risolversi in definizioni semplicistiche in grado di rappresentarne l’aspetto più evidente, perché il tempo cronologico è solo uno dei tempi che possiamo percepire. E questo lo affermava perfino un certo signor Alber Einstein.

Vanessa Beecroft, Susanne, 1996 Vanessa Beecroft, Tine, 1996
Vanessa Beecroft, Susanne, 1996 Vanessa Beecroft, Tine, 1996

Ancora una volta, sarà il visitatore il protagonista della mostra, invitato a personalizzare la sua esperienza di visita in base a quanto le opere gli sveleranno. Come spiega la Direttrice Cristiana Collu:

“Come la sintesi di un romanzo, la mostra si concentra in un gioco strategico di linguaggio espresso e di silenzio, strumenti sovversivi che intendono presentare in absentia tutto quello che non può essere raccontato. Chi guarda deve leggere fra le righe e ricordare ciò che sa, desiderare di sapere ma anche risvegliare un importante immaginario che attraversa storia, letteratura e arte. Un equilibrio strategico che a partire dal romanzo citato nel titolo mette in campo una sceneggiatura contemporanea usando il discorso indiretto libero, così peculiare della scrittura di Jane Austen, una donna del diciottesimo secolo che ha usato la parola femminile come un’arma più potente della tradizionale artiglieria maschile per vincere sul tempo. Un tempo out of joint che dice che nulla mai è mai (veramente) finito, e che come futuro di quel passato ci fa scoprire cosa c’è dopo la parola fine e come passato del nostro futuro continua a porci la stessa domanda”.

Mostra Ragione e Sentimento
Nicolò Cannicci, Estate, 1896

In mostra ci sarà una  sintesi tra Time si Out of Joint e una sorta di manifesto della recente storia della Galleria Nazionale con le opere di:  Antonio Allegretti, Giacomo Balla, Emanuele Becheri, Vanessa Beecroft, Émile Bourdelle, Vincenzo Camuccini, Niccolò Cannicci, Natale Carta, Adalberto Cencetti , Guglielmo Ciardi, Antonio Ciseri, Tranquillo Cremona, Lorenzo Delleani, Marianna Dionigi, Giovanni Dupré, Francesco Fabj-Altini, Pietro Galli, Frederic Leighton, Étienne-Jules Marey e Georges Demenÿ, Girolamo Masini, Antonietta Raphaël Mafai, Paolo Meoni, Domenico Morelli, Giovanni Muzzioli, Giacomo Favretto, Giacomo Grosso, Filiberto Petiti, Alessandro Piangiamore, Francesco Podesti, Barbara Probst, Medardo Rosso, Cesare Tallone, Scipione Vannutelli.

Emanuele Becheri, Satiro, 2017
Emanuele Becheri, Satiro, 2017

In realtà le opere dell’Ottocento a disposizione per l’allestimento potevano essere molte di più ma come spiega la Direttrice:

 “Metà della nostra collezione dell’Ottocento è in giro per l’Italia e per il mondo, questo ci riempie di orgoglio. L’intensa attività di prestiti in uscita dimostra che non si può prescindere dalla storia della Galleria Nazionale  per raccontare la storia dell’arte”

Francesco Podesti, Il trionfo di Venere (L’incontro di Venere e Anfitrite), 1854 ca.
Francesco Podesti, Il trionfo di Venere (L’incontro di Venere e Anfitrite), 1854 ca.

Chiara Stefani, curarice della mostra per l’Ottocento vede nella privazione di alcune opere, un’opportunità per la Galleria e i visitatori:

“Il numero di opre della collezione in prestito  per il mondo ci ha portato a riconsiderare numerosi splendidi dipinti che altrimenti non sarebbero stati esposti”

Ragione e sentimento
Tranquillo Cremona, Fanciulla malata, 1877<

Al di là dei prestiti delle opere, simili operazioni sono fondamentali per poter valorizzare l’immenso patrimonio artistico presente nei depositi. Con lo spazio a disposizione, solo il 10% dell’intera collezione viene esposto nelle sale del museo. Per questo motivo queste ‘mini- mostre’ o ‘finestre’ sono l’occasione per i visitatori di scoprire opere poco conosciute ma che farebbero la fortuna di qualsiasi museo in giro per il mondo.

Per quanto riguarda le opere esposte di arte contemporanea, come spiega il curatore Massimo Mininni:

” Le opere di arte contemporanea in mostra sono una punteggiatura rispetto alle opere dell’Ottocento. In mostra sono presenti nuove opere entrate da poco nella collezione del museo. Il dialogo tra le opere in sala fa riconsiderare le tematiche e le scelte degli artissti più giovani in relazione con chi li ha preceduti nella storia. Per me che mi occupo di contemporaneo, vedere opere del mio tempo in dialogo con opere dell’Ottocento assume un significato estremamente interessante”

Installation View Courtesy Image La Galleria Nazionale
Installation View
Courtesy Image La Galleria Nazionale

Informazioni

Ragione e Sentimento

19 marzo 2019 – 5 maggio 2019

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti
Ingresso accessibile
via Gramsci 71
Orari di apertura
dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Biglietti
intero: € 10,00
ridotto: € 2,00
T + 39 06 322 98 221
lagallerianazionale.com
#LaGalleriaNazionale

 

 

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