Megagallerie come Hauser&Wirth, Ropac, Goodman o Lelong, ma anche gallerie più giovani come le italiane Secci o Rizzuto. Ottima impressione dalla prima visita alla fiera milanese
Visti i nomi ed i valori in campo, il risultato era decisamente atteso, se non scontato. Ma il primo giro, obbligatoriamente “a volo di rondine”, lo conferma: questa edizione 2019 della fiera milanese Miart si presenta probabilmente come la migliore mai vista in Italia, e ormai ampiamente stabilizzata sui livelli delle maggiori al mondo. Del resto i valori internazionalmente riconosciuti si formano con il vaglio su canoni condivisi: e se Miart può fregiarsi della presenza di molte delle più importanti gallerie a livello internazionale – da Hauser&Wirth a Ropac, Goodman o Lelong, per citare qualcuno – è abbastanza ovvio che il responso sarà di questo tenore.
Difficile citare qualcosa di specialmente meritevole: potremmo soffermarci sullo stand monografico di David Hockney da Lelong, qualcosa che a queste latitudini è raro da trovare anche nei musei, così come il booth totalmente occupato da Paul McCarthy da Hauser&Wirth. Per ora però ci affidiamo alle immagini, proponendovi 10 stand della fiera assolutamente da non saltare…