Il gran Ritorno di Monet in Riviera, tra Dolceacqua e Bordighera "paese fiabesco"

“Vallée de Sasso, effet de soleil”, 1884 - Paris, Musée Marmottan Monet. Legs de Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images — “Vallée de Sasso, effet de soleil”, 1884 – Paris, Musée Marmottan Monet. Legs de Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Storia di un ritorno dai tratti impressionisti. Dal 30 aprile al 31 luglio 2019 Claude Monet “ritorna” (dopo 135 anni) in Riviera, tra Dolceacqua e Bordighera “paese fiabesco”. Due sedi espositive per un Ritorno coi fiocchi, nei luoghi dove furono realizzate le opere proposte per l’evento ligure. Tre i dipinti protagonisti di questo progetto, collocati all’interno di un percorso espositivo (anche multimediale) volto a ripercorrere l’esperienza dell’artista durante il suo viaggio in Riviera del 1884. Importante il patrimonio epistolare di prima mano in mostra con le lettere dell’artista ai famigliari, alla sua compagna Alice e Paul Durand-Ruel, suo abituale corrispondente e mercante d’arte. Presenti, inoltre, immagini storiche dei siti che ospiteranno il progetto e altre importanti tele.

Dentro la mostra

Due dei dipinti in esposizione provengono dal Musée Marmottan Monet di Parigi, museo d’arte impressionista e ottocentesca, e sono “Le Château de Dolceaqua” e “Vallée de Sasso, effet de soleil”. Il terzo dipinto è “Monte Carlo vu de Roquebrune” proviene, invece, dalla Collezione Privata S.A.S il Principe Alberto II di Monaco.

Le Château de Dolceacqua - Paris, musée Marmottan Monet. Legs de Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris Bridgeman Images — “Le Château de Dolceacqua”, 1884 – Paris, musée Marmottan Monet. Legs de Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Il periodo di Claude Monet in Riviera fu fecondo, basti pensare che dalla metà di gennaio all’inizio di aprile del 84’ produsse quaranta opere, si riapproprierà in questi anni dell’entusiasmo e della gioia che perse nel tempo passato e concretizzerà i suoi sogni e speranze che custodiva prima dell’arrivo in Italia. Qualche giorno prima della partenza confidò a Durand-Ruel di partire “pieno di ardore, con il presentimento di fare cose meravigliose”. E così fu. Devozione e luce segnano quella che può essere definita la Fase Bordighera del suo lungo itinerario artistico.

Le due sedi di “Monet, Ritorno in Riviera” sono Villa Regina Margherita a Bordighera e il Castello Doria di Dolceacqua.

L’elegante Villa neoclassica, costruita nel 1914 e inaugurata due anni dopo, divenne la residenza ufficiale dei soggiorni della Regina Margherita di Savoia. Tema della mostra in questo prima sede è, proprio, Bordighera stessa con la sua luce, i suoi colori e il suo suggestivo paesaggio. Oltre al dipinto “Vallée de Sasso, effet de soleil” saranno esposti diversi dipinti della Collezione Civica di Bordighera con l’intento di permettere ai visitatori di poter fruire di un corpus di opere conservate in luoghi poco accessibili al pubblico o appartenenti a collezioni private e usualmente non facilmente fruibili.

Seconda tappa del percorso è il Castello Doria, nel borgo medioevale di Dolceacqua. Recentemente riqualificato, la fortificazione del XV secolo, consente al visitatore di immergersi in una struttura dal sapore antico per apprezzarne il passato. Qui saranno presentati, oltre le due tele sopracitate, anche diverse immagini fotografiche del tempo accuratamente, operazione fortemente voluta dal curatore Aldo Herlaut per far si che si possa parlare di un’esperienza completa e che lo spettatore possa vedere i luoghi nei quali si trova con gli stessi occhi attraverso i quali li vedeva Monet. Presenti anche abiti d’epoca provenienti dal Museo privato DAPHNE’ della Moda e del Profumo di Sanremo, testimonianza tangibile di come la moda durante l’Ottocento sia stata un’importante fonte d’ispirazione per gli artisti e, specialmente, per gli impressionisti.