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Post War & Contemporary. A Londra 35 lotti in asta da Christie’s, tra Dubuffet e Basquiat

La settimana delle aste londinesi di Christie’s si avvia verso la fine. Dopo una prestazione non brillante, una settimana fa, della Impressionist and Modern Art sale – con un fatturato fermatosi a 36,4 milioni £, circa un terzo di quello della stessa battuta dell’anno precedente – la casa d’aste ci riprova, questa volta con l’asta Post War and Contemporary Art, in calendario per la serata di martedì 25 giugno.

Tra i 35 lotti in catalogo alcuni tra i più grandi artisti del secolo scorso – Basquiat, Bacon, Warhol – vengono presentati accanto ai nomi più acclamati del contemporaneo – Richter, Cecily Brown, Gormley e molti altri. L’arte italiana del Dopoguerra è presente con due lotti, un Concetto Spaziale (1956) di Lucio Fontana (stima: 700,000 – 1,000,000 £) e un Nero (1957) di Alberto Burri, che stima tra 500,000 e 800,000 sterline.

Alberto Burri
Alberto Burri, Nero con punti rossi (1957, stima: £500,000 – 800,000)

Highlight della serata una tela di Jean-Michel Basquiat, Sabado por la Noche, dipinta nel 1984, anno cruciale e significativo per la carriera dell’artista. L’anno precedente infatti, il giovane writer si era trasferito in un loft di proprietà di Andy Warhol e con lui aveva cominciato a collaborare ad una serie di serigrafie e dipinti. I motivi distintivi di Basquiat – i testi, le figure umane e le ic0ne – si stagliano sulla tela color magenta, giallo e verde, dominata dalle teste di due griots, le figure di ispirazione africana distintive e ricorrenti nell’opera dell’artista.

Jean-Michel Basquiat
Jean-Michel Basquiat, Sabado por la Noche (Saturday Night) (1984, stima: £7,500,000-11,000,000)

Da più di trent’anni nella stessa collezione privata, Cérémonie, una caleidoscopica tela del maestro  dell’Art Brut Jean Dubuffet, dipinta nei primi anni Sessanta, sarà offerta in asta con una stima tra i 7 e i 10 milioni £. Un ritratto della vita metropolitana di Parigi di quegli anni, in cui otto personaggi – caratterizzati dalle forme distorte care a Dubuffet – prendono vita emergendo dallo sfondo violaceo. L’opera, originariamente appartenuta al collezionista americano Harry N. Abrams, è stata realizzata nel periodo immediatamente precedente all’Horloupe, la serie che Dubuffet dedicò proprio alla frenesia della città e al suo costante movimento.

Jean Dubuffet
Jean Dubuffet, Cérémonie (Ceremony), (1961, stima: £7,000,000-10,000,000)

Tra i capolavori in asta anche una tela di Francis Bacon, Man at a Washbasin, in cui egli ritrae una figura maschile nuda – ispirata al suo amante delle’epoca, Peter Lacey – nell’atto di immergere le mani in un lavandino, definito solo da luccicanti e bianche linee che si stagliano su un fondo cupo color blu notte, caratterizzato dalla iconica “gabbia” in cui le figure di Bacon consumano – relegate – il dramma della vita umana.

Francis Bacon
Francis Bacon, Man at a Washbasin, Jean Dubuffet, Cérémonie (Ceremony), (1964 c.a., stima: £5,000,000-7,000,000)

Christie’s 

POST-WAR AND CONTEMPORARY ART EVENING AUCTION

25 giugno 2019, Londra

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