Nato nel 1926 da immigrati ebrei russi sfuggiti ai pogrom in Ucraina, Kossoff fu fra i maggiori animatori della “School of London” assieme a Bacon, Freud, Auerbach
Ne parlavamo proprio nei giorni scorsi, annunciando la mostra che in autunno porterà al Chiostro del Bramante di Roma le opere di due grandi artisti come Francis Bacon e Lucian Freud, e con loro tutta la cosiddetta “School of London”, grazie a lavori di Michael Andrews, Frank Auerbach, Paula Rego, Leon Kossoff. Ora proprio da Londra giunge la notizia che Kossoff, grande pittore inglese ma figlio di immigrati ebrei russi sfuggiti ai pogrom in Ucraina, è morto a 92 anni dopo una breve malattia. I suoi dipinti, ritratti di famigliama soprattutto paesaggi urbani di Londra, restano come alcuni dei documenti più pregnanti delle atmosfere della Gran Bretagna nel Dopoguerra: non descrivono direttamente eventi bellici, ma il peso della storia incombe pesantemente su di loro, con i toni cupi di una Londra danneggiata ed ancora economicamente depressa.
Kossoff era nato nel 1926 nella zona di Islington, a Londra, e per lui era stata fondamentale una visita nel 1935 alla National Gallery, dove vide il dipinto Woman Bathing in a Stream di Rembrandt (1634), che evocherà sempre nella sua carriera. Difficile ricordare le tante grandi mostre a lui dedicate: su tutte la grande retrospettiva dedicata al suo lavoro dalla Tate nel 1996, o quella del 2004 del Louisiana Museum di Humlebaek, in Danimarca, fino al Metropolitan New York e il Getty Los Angeles, con le sue opere ispirate a Nicolas Poussin. Nel 1995 rappresentò il Regno Unito nel padiglione nazionale alla Biennale di Venezia.