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L’era digitale e la dittatura dei Social Media. Il Reame di Saverio Todaro è a Matera

Saverio Todaro, Power to the people. Ph. Laura Guarnier Saverio Todaro, Power to the people. Ph. Laura Guarnier
Saverio Todaro, Loading-Sun Tsu. Ph_Maurizio Elia
Saverio Todaro, Loading-Sun Tsu. Ph_Maurizio Elia

Saverio Todaro allestisce una distopia totalitaria al MUSMA di Matera. Real.m è la dittatura dei Social Media, in mostra dal 6 luglio al 29 settembre 2019.

È dotato persino di un proprio stendardo il reame fittizio di Saverio Todaro, che si estende tra i suggestivi ambienti del museo MUSMA di Matera. Si chiama Real.m ed è governato da una dittatura un po’ subdola, quella dei social media e dell’era digitale. O forse, in fondo, questo regno esiste davvero?

Da diversi anni Todaro (nato nel 1970 a Berna, torinese di adozione) porta avanti la sua ricerca sulle tematiche relative alle tecnologie digitali, al web ed ai social network, portatori di una straordinaria rivoluzione all’interno della comunità globale.

Saverio Todaro, Power to the people. Ph. Laura Guarnier
Saverio Todaro, Power to the people. Ph. Laura Guarnier

E sono proprio le icone più riconoscibili, quelle che vediamo tutti i giorni nei nostri dispositivi tecnologici, le protagoniste incontrastate in Real.m, mostra a cura di Simona Spinella e di Piero Gagliardi. Il grande led di Power to the People (riproduzione del simbolo dei pulsanti di accensione) ci abbaglia e ci assorbe proprio come le luci degli schermi che catturano la nostra attenzione tante, troppe ore al giorno. Il richiamo immediato alle bandiere propagandistiche dei regimi dittatoriali del secolo scorso sorge invece spontaneo alla vista degli austeri stendardi in cui capeggia, tra gli altri, l’emblema dell’hashtag. Limbo, l’installazione con il logo di Instagram – luogo virtuale per eccellenza “dell’apparire” anziché “dell’essere” – è un richiamo all’interazione ludica, palcoscenico pop che ci invita a salire sulla pedana per farci un selfie e poi postarlo: una riflessione sull’identità individuale, appiattita e ridotta a mera immagine, destinata al consumo bulimico dei contenuti visivi nelle piattaforme social.

Saverio Todaro - Real.m / MUSMA Matera / photo © Pierangelo Laterza
Saverio Todaro – Real.m / MUSMA Matera / photo © Pierangelo Laterza

In mostra anche alcuni pezzi della vasta serie Loading, con la quale l’artista sembra intenzionato a ricostruire una peculiare storia dell’umanità nel suo passaggio sul pianeta Terra. Da un’oscura galassia emergono personaggi illustri, animali, pietre miliari dell’arte, fluttuanti in uno spazio privo di tempo e gravità, enigmi coinvolti in un’eterna odissea spaziale. È forse il leitmotiv dell’intera serie, l’icona della ruota che su Youtube ci indica il “caricamento” dei video, a rallentare il tempo all’interno di queste tele metafisiche. Todaro indaga qui sulla “genesi di internet e gli scenari che emergono dalla connessione globale: la gestione delle relazioni sociali, il sapere, l’economia, la religione, la storia che l’uomo oggi scrive nell’etere”. In Real.m, persino nel più innocente ritratto di un cane o di un uccello scorgeremo dettagli inquietanti: siamo tutti dei follower.

Saverio Todaro - Real.m / MUSMA Matera / photo © Pierangelo Laterza
Saverio Todaro – Real.m / MUSMA Matera / photo © Pierangelo Laterza

Assieme all’artista torinese, al MUSMA c’è Luca Centola con Relazione di dispersione, sequenza fotografica realizzata nelle Saline di Margherita di Savoia, i cui scatti indagano l’ormai labile confine tra fantascienza e mondo reale, anche a causa dell’invasione dei social media.

REAL.M di Saverio Todaro

W/ RELAZIONE DI DISPERSIONE di Luca Centola

MUSMA, Palazzo Pomarici – Matera

6 luglio – 29 settembre 2019

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