“L’artista rimane sempre un essere imbranato, svitato, che però sa sognare l’impossibile”. Tenendo per mano il sole, la retrospettiva che il MAXXI dedica a Maria Lai, fino al 12 gennaio 2020
Nata a Ulassai, piccolo borgo dell’entroterra sardo, nel 1919, Maria Lai è stata un’artista dal linguaggio inconfondibile, “maga della terra” che ha giocato con le stoffe, i fili, i libri, le pietre e chi più ne ha più ne metta. Isolata dal sistema dell’arte, lungimirante nella convinzione che un’opera abbia bisogno di tempo per essere riconosciuta, l’artista credeva in un’arte a stretto contatto con il quotidiano, e alla portata di tutti. Con Legarsi alla montagna, 27 km di stoffa celeste a legare insieme gli abitanti di Ulassai e la montagna sovrastante il paese, fu la prima artista a realizzare un’opera riconosciuta come arte relazione a livello internazionale.
Nel centenario della nascita, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma – le dedica la grande retrospettiva dal titolo Tenendo per mano il sole, composta da oltre duecento opere selezionate da Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli, in collaborazione con l’ Archivio Maria Lai e la Fondazione Stazione dell’ Arte di Ulassai.
Nel video del MAXXI, la retrospettiva Tenendo per mano il sole.
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