Fratello di Jane Fonda e figlio di Henry Fonda, per il film divenuto un classico della controcultura ottenne una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale
Il cinquantesimo anniversario del film era stato celebrato lo scorso il 14 luglio, e lui stava organizzando per settembre una proiezione speciale e un concerto per celebrare l’evento. Il film in questione è Easy Rider, un classico della controcultura del 1969, e il “lui” evocato è Peter Fonda, autore e interprete della pellicola, morto ieri nella sua casa di Los Angeles per le conseguenze di una lunga malattia. Era fratello di Jane Fonda e figlio di Henry Fonda: “In uno dei momenti più tristi della nostra vita, non siamo in grado di trovare le parole appropriate per esprimere il dolore nei nostri cuori”, ha dichiarato la famiglia. ”Mentre piangiamo la perdita di questo uomo dolce e gentile, desideriamo anche che tutti celebrino il suo spirito indomito e il suo amore per la vita“. L’affermazione più forte di Peter Fonda è legata proprio a Easy Rider, viaggio di due motociclisti in chopper attraverso gli Stati Uniti, da Los Angeles alla Louisiana, diventato una delle icone dell’anelito di libertà dominante in quel momento storico: per il quale ottenne una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. È stato anche nominato sempre all’Oscar come miglior attore per il suo ruolo di apicoltore in Ulee’s Gold, nel 1997, mentre ha vinto un Golden Globe nel 2000 per The Passion of Ayn Rand.