Per la prima volta Napoli accoglie una grande mostra dedicata a Joan Mirò. 80 opere dell’artista, di proprietà dello Stato Portoghese, sono esposte a PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020.
Non riveste un significato preciso, ma il fatto che Joan Mirò sia morto la notte di natale del 1983 aggiunge un ulteriore tocco di magia all’universo fantasioso dell’artista catalano. Ha perso la vita a Palma di Maiorca, per poi essere trasferito e seppellito a Barcellona, nel mitico cimitero del Montjuïc. Ai piedi dell’omonimo monte, il grande luogo di sepoltura vive, nell’immaginario comune, avvolto dalla nebbia. Tra irti cipressi che accompagnano le lapidi su per tutto il ripido versante, nella grigia coltre di mistero non è impossibile intravedere, con un pò di fantasia, le bizzarre e colorate figure del pittore svolazzare attorno alla sua tomba.
Dall’ombra del Montjuïc, a quella del Vesuvio. Napoli si appresta ad accogliere il mondo fantastico di Mirò, condensato nelle opere che saranno esposte dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 al PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Il percorso espositivo riunisce ben 80 opere tra quadri, disegni, sculture, collage e arazzi, tutte provenienti dalla straordinaria collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto. Nel 2014 lo Stato portoghese ha impedito la vendita della collezione, allora del Banco Português de Negoció, preservando un patrimonio di inestimabile valore per il popolo portoghese. Così, dopo la prima grande presentazione al pubblico nel 2016, le opere giungono nella città partenopea ammantate di un fascino singolare.
Curata da Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, e sotto la preziosa guida di Francesca Villanti, direttore scientifico C.O.R., la mostra segue l’intero percorso artistico di Mirò. Una panoramica completa sul denso ma completo linguaggio creato dall’artista, dove forma e colore prendono il posto delle lettere nel raccontare un universo difficilmente esprimibile a parole. Una straordinaria esplorazione della materialità che supera le costrizioni della tela e del colore utilizzando ogni supporto e materiale necessario per dare forma a quella sorprendente evasione poetica che caratterizza l’opera di Miró.
*Joan Mirò