Ulisse, il piacere della scoperta, condotto da Alberto Angela, celebra su Rai1 il genio con una puntata dedicata alle sue creazioni e alla sua straordinaria esistenza. Ma il taglio scelto è ben poco scientifico
Abbiamo già avuto modo di notare come l’anno in cui si ricordano i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci abbia dato la stura ad ogni sorta di rievocazione, celebrazione, omaggio, da quelle scientificamente più rilevanti ad altre di taglio più pop, che sorvolano sull’attenzione ai dati storici privilegiando aspetti che banalizzano il grande personaggio. Stupisce trovare in questa seconda categoria il primo canale del cosiddetto “servizio pubblico” televisivo, che ancora una volta riafferma la perniciosa opzione secondo la quale per avvicinare la “cultura” al pubblico occorra abbassare il livello della cultura, piuttosto che cercare di innalzare il livello del pubblico. “L’arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico“, per dirla con Oscar Wilde. Questa volta – ma non è certo la prima – l’artefice è Alberto Angela, che sabato 28 settembre presenterà in prima serata su Raiuno la seconda puntata della nuova stagione del suo programma Ulisse, il piacere della scoperta, che celebrerà il genio italiano con una puntata interamente dedicata alle sue creazioni e alla sua straordinaria esistenza.
Un viaggio che comincerà in Francia, ad Amboise, sulle rive della Loira, nei luoghi dove Leonardo Da Vinci trascorse gli ultimi anni di vita, per poi scoprire la genesi di tantissime opere leonardesche e seguire le sue orme cercando di svelare l’enigma di Leonardo: chi era davvero quell’uomo geniale che fu artista, scienziato, ingegnere, pittore, musicista, scultore e architetto al tempo stesso? Con queste ambiziose intenzioni, il divulgatore si contornerà di studiosi, scienziati ed esperti leonardeschi e del Rinascimento in generale, vien da pensare. E invece? Invece dal comunicato di presentazione si scopre che la passione di Leonardo per la musica sarà approfondita con l’ascolto di un brano “di una delle cantanti italiane più apprezzate del momento”, Giorgia. E che “tra i grandi ospiti della serata ritroveremo Gigi Proietti che attraverso le sue magistrali interpretazioni darà voce a storie e personaggi dell’epoca”, mentre Roberto Benigni entrerà “nel racconto della vita del genio italiano come solo lui sa fare regalando al pubblico un momento di spettacolo e approfondimento unico”. Cosa chiedere di meglio al “servizio pubblico”?
Massimo Mattioli