Siamo in piena settimana di Frieze. Tra fiere e inaugurazioni in giro per la città, Sotheby’s e Christie’s si preparano a sfidare la crisi e la Brexit a colpi di martelletto. Un calendario intenso, fatto di sei aste -quattro di Christie’s e due di Sotheby’s- distribuite su quattro giorni (1, 3, 4 e 5 ottobre), dove trionfano gli italiani e alcune “nuove stelle”.
Sette giorni, una fiera, un numero imprecisato di eventi collaterali. Puntuale come ogni anno, l’inizio di ottobre porta con sé la Frieze Art Week, che invade Londra come una tempesta. Tutto il mondo dell’arte si riversa per le strade della capitale, cercando di barcamenarsi tra mostre e opening. Nonostante il freddo di inizio autunno il clima è caldo intorno a New Bond Street e King Street, dove hanno sede rispettivamente Sotheby’s e Christie’s, che tra il 3 e il 5 ottobre apriranno le porte ai collezionisti per una delle sessioni d’asta più attese dell’anno.
Nonostante le incertezze legate alla Brexit, le previsioni sembrano ampiamente favorevoli, considerando anche gli ottimi risultati raggiunti dalle ultime aste di contemporaneo a New York. A ciò si aggiunge poi la presenza di diversi lotti molto “sfiziosi” in entrambi i cataloghi, in cui classici intramontabili si alternano a pezzi inaspettati. Tanti i Richter e i Katz, le cui quotazioni potrebbero migliorare ulteriormente dopo la prima sessione dell’asta di Phillips di ieri sera, in cui è stato raggiunto il nuovo record personale dell’artista (2.8 milioni di sterline). Tra arte povera e spazialismo, i due colossi del mondo delle aste si preparano a conquistare i cuori -e non solo- dei sudditi di Sua Maestà.
Atmosfera italiana da Christie’s
Apre le danze Christie’s, dove il 1 ottobre sono andate all’asta 54 opere della collezione di Jeremy Lancaster. Una raccolta in cui spiccavano nomi come Philip Guston, Frank Auerbach e Pablo Picasso che ha totalizzato un guadagno totale di 23.013.250 £ (circa 25.9 milioni di euro). Un’ottima partenza per quella che dalle stime sembrerebbe essere una settimana favorevole, in cui emergono Sigmar Polke con Alpenveilchen/Flowers (5.000.000 – 7.000.000 £), Joan Mitchell (Rhubarb, 3.200.000 – 3.800.000 £) e Pierre Soulange (Peinture 146 x 114 cm, 6 mars 1960, 4.000.000 – 6.000.000 £).
Ad accogliere i curiosi venuti a dare un’occhiata ai lotti prima dell’asta c’è Four Big, il Basquiat che troneggia in cima alle scale che portano al primo piano. Lotto n. 18 e pezzo di punta dell’asta, la stima per la grande tela (198.1 x 160 cm) del 1982 va dalle 7.500.000 all 9.500.000 sterline. Subito a seguire c’è uno sgargiante Richter del 1984, con una stima di 6.500.000 – 9.500.000 £, una delle opere apparenti alla Collezione Unicredit, il cui primo nucleo sarà presentato in asta da Christie’s proprio questo venerdì.
Immancabile come sempre è Thinking Italian, l’annuale appuntamento firmato Christie’s con i grandi nomi dell’arte italiana. Pezzi forti sono il bellissimo Sacco dorato del 1953 di Burri (stimato 3.500.000 -5.000.000 £), uno dei primi realizzati dall’artista, e un Fontana del ’54 con prezzo su richiesta. Oltre agli ormai classici Castellani e Boetti, risalta poi uno Schifano del ’61, Non misterioso, stimato 300.000 – 500.000£.
Nuovi colpi di scena firmati Banksy da Sotheby’s?
Anche da Sotheby’s la posta è alta, anche solo per la presenza di Devoted Parliament, presa in giro del parlamento inglese made by Banksy. A un anno di distanza dal famoso colpo di scena dell’opera autodistrutta, per i corridoi di Sotheby’s gira voce che il quadro di quest’anno sembri diverso da come appariva nel 2009, quando era stato presentato per la prima volta al Bristol Museum. Esposto in una stanza protetta da metal detector (per evitare colpi di scena o per creare audience?), l’opera parte da una stima di 1.500.000 — 2.000.000£, che potrebbe far alzare l’attuale record dell’artista, ora fisso a 1.52 milioni di sterline.
Ma non è solo Banksy a tenere alte le cifre di Sotheby’s. Come da Christie’s, anche qui un posto di rilievo spetta agli italiani, che compaiono già tra i primi lotti della sessione serale con un Rosso Plastica di Burri da 1.400.000 — 1.800.000 £, seguito da Concetto Spaziale. Natura di Fontana da 2.000.000 — 3.000.000 £ e da uno Scarpitta da 1.500.000 — 2.000.000 £ (Housing Developed).
Il catalogo procede a suon di Cecily Brown (The Year of the Scavenger, 1.000.000 — 1.500.000 £ e Bunny Gang Bang, 30.000 — 40.000 £), Francis Bacon (Figure with monkey, 1.800.000 — 2.500.000 £) e Piero Manzoni, presente con quattro Achrome che spaziano tra 700.000 e 3.000.000 sterline. Dissing diretto con Christie’s con il lotto n. 10, un altro Basquiat degli anni ’80 con prezzo su richiesta.
La sessione del 5 ottobre vede poi un alto numero di artisti asiatici –Kaws, Yayoi Kusma e Nara Yoshitomo tra gli altri- e stime in media più contenute, con Rudolf Stingel (Untitled, 250.000 — 350.000 £) ed Enrico Castellani (Superficie rossa, 280.000 — 350.000) a condurre la partita.
*Cecily Brown, The Year of the Scavenger, 2012