Da Cézanne a Renoir, da Kandinsky a Picasso. Poco prima di fare ritorno a New York, 46 opere della collezione Thannhauser approdano a Palazzo Reale di Milano per una mostra eccezionale. Il racconto della curatrice di arte moderna del Guggenheim, Megan Fontanella.
C’è l’atmosfera notturna della prima prova parigina di Pablo Picasso. C’è la ricerca della purezza a Tahiti da parte di Paul Gauguin. O ancora, la scomposizione e l’analisi della realtà di Robert Delaunay. Non manca quasi nessuno, tra gli artisti più noti nel panorama culturale internazionale, all’appello della mostra Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso ospitata fino al 1 marzo 2020 nelle sfarzose sale di Palazzo Reale a Milano.
A dare vita a questa straordinaria raccolta, all’inizio del XX° secolo, fu la Moderne Galerie di Monaco a cui faceva capo Heinrich Thannhauser, industriale che si riscoprì gallerista con un certo fiuto per i talenti emergenti. Insieme al figlio Justin, raccolse i grandi nomi dell’epoca, portando in Germania tutto il meglio dell’arte francese, da Monet a Degas. Nel 1963, Justin, distrutto dalla morte prematura dei due figli e rimasto unico erede dei Thannhauser, decise di donare la preziosa collezione di famiglia alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, accompagnandola con un’amara postilla “Spero venga apprezzata: è tutta la mia vita“.
Nel video, la curatrice di arte moderna del Guggenheim Megan Fontanella racconta la collezione Thannhauser, l’allestimento presso la sede meneghina e alcuni capolavori in mostra.