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Cimabue: oltre 24 milioni di euro per il Cristo trovato in cucina

Il capolavoro di Cimabue era stato trovato qualche mese in una cucina durante un trasloco a Compiègne, a nord di Parigi. Ora è stato battuto all’asta per 24 milioni di euro. Tra i bidder anche qualche museo.

Il dipinto attribuito a Cimabue (Firenze 1240 – Pisa 1302) ha raggiunto un prezzo record:  il Cristo deriso, piccola tavola (25,8 centimetri per 20,3) su fondo oro di Cimabue, uno degli otto pannelli di un dittico smembrato, è stato venduto nel pomeriggio del 27 ottobre da Actéon a Senlis, a nord di Parigi, per il prezzo record di 24.180.000 di euro (diritti inclusi ). E’ diventato così il dipinto «primitivo» più costoso al mondo venduto finora durante un’asta, nonché  il settimo dipinto antico più caro dopo il Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, Il massacro degli Innocenti di Pieter Paul Rubens, un’opera di Pontormo, un’opera di Rembrandt, un’opera di Raffaello e un’opera di Canaletto.

Il dipinto “Il Cristo deriso” è parte degli elementi di un dittico del 1280 in cui erano rappresentati su 8 pannelli delle scene della passione. Se ne conoscevano soltanto due: “La flagellazione di Cristo” esposto alla Frick Collection a New York e “La Vergine e il bambino con due angeli” in mostra presso la National Gallery di Londra.

 

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