Cinquanta gallerie propongono al Pala Alpitour un imperdibile mix trasversale come dato cronologico e come categorie creative, dalla pittura alle arti decorative, dalla scultura ai tappeti all’arte orientale
Se qualcuno si sta ancora arrovellando attorno al dilemma dei valori delle arti, di quanto e come il contemporaneo riesca a inserirsi su linee emozionali portate dalle espressioni dei secoli passati, la fiera Flashback è il posto giusto per approfondire l’analisi. Le cinquanta gallerie presenti quest’anno alla rassegna torinese, che si apre oggi al pubblico nella sede del Pala Alpitour, propongono infatti il solito imperdibile mix di arte trasversale tanto come dato cronologico quanto come categorie creative, dalla pittura alle arti decorative, dalla scultura ai tappeti all’arte orientale.
Ecco allora la straordinaria “Sedes Sapientiae” umbra di fine del Duecento (F & F Antichità, Perugia) troneggiare vicino ai 4 Picasso intervallati a parete da un Modigliani (Galerie Jean-Francois Cazeau, Parigi), riscoperte mozzafiato come il Crali e il Paresce esibiti con orgoglio dalla Galleria dello Scudo di Verona, il meditativo Autoritratto di Gino Severini ritrovato dalla Galleria Russo di Roma. Opere spesso di spessore museale, per chi saturo di contemporaneità cerchi qualche momento di quiete percettiva in questi frenetici giorno torinesi: eccone un’anteprima fotografica…