Oltre 16 milioni di dollari per la scultura di Boccioni che trasmette “il pulsare della sua anima”. In asta da Christie’s nella Big Apple
E’ iniziata a New York la settimana più calda dell’autunno del mercato dell’arte. Opere impressioniste, moderne, contemporanee e del dopoguerra illuminano Grande Mela per una settimana che è stimata 1,2 miliardi di dollari.
Oggi, 11 novembre, fischio d’inizio da Christie’s con la Evening Sale di “Impressionist and Modern Art”. Nuovo record per il nostro Umberto Boccioni: la leggendaria scultura ‘Forme uniche nella continuità dello spazio’ è stata battuta dopo una lunga gara a ben 14 milioni di hammer price, 16,165,000 $ compresi i diritti. Considerata una pietra miliare del Futurismo, era stimata “solo” 3,8-4,5 milioni. Con questa aggiudicazione milionaria, Boccioni ha infranto il record d’asta precedente di “Testa + luce + ambiente“, un olio del 1912 che era stato battuto da Sotheby’s a Londra per 9,070,100 sterline (12.505.989 $ ) nel febbraio del 2018.
La scultura venduta questa sera era stata concepita in gesso nel 1913 e fusa nel 1972. Erano quasi 50 anni che le sculture del maestro italiano mancavano sul mercato delle aste. L’ultima volta risale al 1975, quando una sua scultura fu acquistata dal New Orleans Museum of Arts.
Boccioni ha preso uno dei soggetti più venerati nella tradizione occidentale dell’arte – la figura umana- e lo ha diviso prima di ricostruirlo in una struttura complessa, astratta, con dinamiche sfaccettature e piani aggraziati che penetrano e attivano lo spazio che la circonda. Avanzando audacemente in una posa di movimento, questa figura apparentemente indomita presenta una nuova concezione dell’uomo, così come della scultura, nel XX secolo: meccanica e completamente moderna. Il gesso originale si trova al Museo d’Arte Moderna di San Paolo. Tutti i pezzi in bronzo sono postumi. Due calchi del 1931 si trovano al Museo del Novecento di Milano e al Museum of Modern Art di New York.
La scultura in asta proviene da un’edizione di dieci bronzi numerati, fusi nel 1972 da un modello del 1951, sei dei quali si trovano in istituzioni pubbliche, tra cui il Museo d’Arte di New Orleans, il Museo Kröller-Muller di Otterlo e il Museo d’arte contemporanea di Teheran.
Lo scopo di Boccioni in queste opere non era semplicemente quello di rappresentare o trascrivere l’immagine di una figura in movimento, ma di trasmettere la sensazione di questo movimento, “il pulsare della sua anima”. Boccioni ha raccontato di aver cercato non tanto di rappresentare “la costruzione di corpi, ma la costruzione dell’azione di corpi”: ‘Forme uniche nella continuità dello spazio’ è un’icona del Futurismo che ben sintetizza le tendenze del mercato attuale: tensione tra moderno e contemporaneo, figurativo e astrazione, desiderio di nuovo, iconoclastia del passato. “Rovesciamo tutto -ha scritto l’artista nel suo manifesto- e proclamiamo l’abolizione assoluta e completa delle linee finite”.
L’asta ha totalizzato 191,911,500 dollari. Con 10 lotti invenduti (di cui 3 ritirati prima dell’asta) su 62 offerti. Il top price della serata è stato per un romantico lavoro di René Magritte, “Le seize septembre”, un grande olio del 1957 (162 x 130.2 cm) che era stimato tra i 7 e 10 milioni di dollari. Fa parte di una serie di quattro tele dipinte tra il 1956 e il 1958 raffiguranti una falce di luna di fronte a un albero. Cronologicamente è il terzo e di gran lunga il più grande per dimensioni. E’ stato venduto per 19,570,000 $. Il grande dipinto era parte della raccolta di James e Marilynn Alsdorf. Nel corso del loro matrimonio durato quarant’anni, la coppia ha assemblato una straordinaria collezione di opere che abbracciano tutte le epoche e le aree del mondo. «Abbiamo cercato oggetti per deliziare i nostri occhi e le nostre anime», raccontavano i coniugi Alsdorf, sofisticati collezionisti di Chicago. Per nulla strategici nel loro collezionismo, erano guidati da ciò che li affascinava e dava loro piacere. Sempre di Magritte, “Le Sabbat” ha fatto 9,922,500. Cifra leggermente più bassa per “Buste d’homme” di Pablo Picasso (9,355,000 $).
Eccezionale il risultato raggiunto da Camille Pissarro: “Jardin et poulailler chez Octave Mirbeau, Les Damps” è partito da 4 milioni ma si è fermato a ben 10,263,000 $. Il dipinto faceva parte della collezione di Terry Allen Kramer, figlia del finanziere Charles Allen Jr (che ha fondato la società di investimenti Allen&Company) scomparsa lo scorso maggio all’età di 85 anni. Produttrice di Broadway, la Kramer ha vinto cinque Tony Awards tra il 2002 e il 2017. Era anche conosciuta come la ‘Grand dama’ di Palm Beach, in Florida. La sua enorme tenuta nel Sunshine State nota come “La Follia” (per la cronaca, venduta recentemente a 105 milioni$) e il suo attico nell’Upper East Side di Manhattan, hanno ospitato un eccezionale gruppo di opere impressioniste e moderne di qualità museale, tra le quali questo rigoglioso Pissarro del 1892. Nel settembre di quell’anno l’artista trascorse due settimane come ospite dello scrittore Octave Mirbeau e di sua moglie Alice nella loro casa di campagna a Les Damps, nel nord della Francia. Qui ha lavorato su quattro paesaggi fin dal suo arrivo. “Jardin et poulailler” raffigura i fiori di fine estate che si trovavano in un angolo della proprietà di Mirbeau vicino al pollaio, che è parzialmente visibile all’estrema destra.
Pablo Picasso presente con più opere anche di periodi e stile completamenti opposti, ha visto una aggiudicazione di 13,327,500 per il coloratissimo “Femme dans un fauteuil (Françoise)” (100.3 x 81.3 cm.) realizzato a cavallo del 1948- 1949. Tutt’altro sentimento esprime “La Madone à la guirlande”, una bella carta del 1904, che ha fatto 2,895,000.
Tra gli altri buoni risultati si segnalano le anemoni di Henri Matisse dipinte a Nizza nel 1919 (Anémones au miroir noir) offerte a 2-3 milioni e aggiudicate a 5,269,000 dollari; “Le cavalier à la tour” di Salvador Dalí (2,655,000 $), un “Buste d’Annette VIII ” e un “Portrait de Diego”di Alberto Giacometti (3,135,000 e 1,635,000), “Buste de jeune fille au ruban bleu” di Pierre-Auguste Renoir (1,455,000), la scultura “Le Baiser” di Auguste Rodin (2,295,000), “Three Sleeping Shelterers” di Henry Moore (1,035,000) e “Les jeunes filles” di Tamara De Lempicka (5,269,000).