Fino al 17 novembre al Teatro Ghione di Via delle Fornaci a Roma, il Mercante di Venezia tra tradizione e meditazione. Il pubblico premia il teatro classico rinascimentale di William Shakespeare
Una bella rappresentazione di stampo classico, con tanto di costumi e scenografie aderenti all’antico, è quella scritta e diretta da Giancarlo Marinelli che sarà visibile ancora da giovedì 14 a domenica 17 novembre 2019 allo storico Teatro Ghione di Roma, non lontano da San Pietro.
La storia è incentrata sull’odio per il mercante ebreo, che rappresenta tutto il male possibile. La sua mancanza di carità lo rende un esempio eclatante per l’antisemitismo già dilagante ai tempi di Shakespeare. Ma lo sforzo del regista è, in questo caso, di calare la vicenda e le sue contraddizioni in una visione più moderna, che sottolinea la debolezza dell’uomo e non certo la sua ascendenza. Da questo contrappunto, e da una regia caratterizzata da un ampio respiro narrativo, nasce la possibilità di una meditazione su un tema tanto attuale e scottante.
La bella interpretazione di Mariano Rigillo nei panni del mercante Shylock rende il personaggio ricco di chiaroscuri e ne sottolinea tutta l’umana fragilità. Conquista il pubblico la grazia di Romina Mondello nei panni della protagonista femminile Porzia ricorda la grande esibizione di Giulietta e Romeo al teatro Quirino degli anni ’70, con la grande Anna Maria Guarnieri.
La storia è ben raccontata, i protagonisti sono aderenti ai vari personaggi, e i personaggi ai loghi iconografici del tempo: i giovani scapestrati, le fanciulle argute, gli adulti e le loro problematiche. Uno spettacolo tutto da godere per una full immersion in un moderno rinascimento.
Gli attori: Mariano Rigillo, Romina Mondello, Ruben Rigillo, Cristina Chinaglia, Francesco Maccarinelli, Francesca Valtorta, Antonio Rampino, Mauro Racanati, Simone Ciampi, Giulia Pelliciari. Da non dimenticare le musiche originali, seppur di stampo moderno, a metà strada tra l’intrigo e l’inquietudine.
Il regista Giancarlo Marinelli commenta: “Nel “Mercante di Venezia” i temi affrontati sono quelli eternamente cari al Bardo ma anche al compianto mattatore toscano: il conflitto tra generazioni; la bellezza che muore e che si riscatta ad un tempo, (sullo sfondo una Venezia divisa tra Thomas Mann e Giorgio Baffo); la giovinezza che deve fare i conti con le trasformazioni del tempo e della società, (la crisi della potenza economica e culturale lagunare, assorbita da un carnevale metafora di una persistente primavera della vita che è – perenne amare i sensi e non pentirsi -, come direbbe Sandro Penna). A perpetuare una strada già solcata con successo, ( vedi il precedente Mercante da me diretto e che era interpretato dal grande Giorgio Albertazzi), si staglia l’eccellenza scenica di Mariano Rigillo nei panni di Shylock. Uno degli attori fondamentali nelle mie visioni che, di fatto, mi ha tenuto a battesimo, (Biennale Teatro Venezia 2007, “La sposa persiana”). Con lui, Romina Mondello nella principessa “terrestre” Porzia, e una nutrita schiera di giovani attori pieni di talento.”
Orario spettacoli ore 21,00
Domenica ore 17,00
Teatro Ghione, via delle Fornaci,37,Roma
Info: 06 6372294 www.teatroghione.it